
Augurando buon lavoro al magistrato, sia il presidente del Tribunale, Di Benedetto, sia il segretario del Consiglio dell'Ordine forense, Piercarlo Cirilli, sia il presidente della Fondazione Capograssi, Lando Sciuba hanno ricordato i problemi e le difficoltà che oggi attraversa il mondo della giustizia, non trascurando il rischio di soppressione che incombe sul Tribunale del capoluogo peligno. Il recupero di un rapporto diretto tra amministrazione della giustizia e cittadino utente, la prossimità della giustizia con i cittadini, la figura del Procuratore come riferimento fondamentale per i cittadini, sono stati i princìpi messi in luce negli interventi che si sono succeduti, nell'aula d'udienza, al secondo piano di palazzo di Giustizia. "Sono in piena sintonia con questi princìpi - ha concluso il nuovo procuratore - mi auguro e spero di essere all'altezza del compito, rispondendo alle attese dei cittadini, senza dimenticare l'umanità che c'è dietro ogni carta, ogni atto, ogni fatto che a noi magistrati spetta valutare". Giuseppe Bellelli, chietino, proviene dalla Procura della Repubblica di Pescara, dove ha lavorato per venti anni. Sposato e padre di tre figli, Bellelli, 53 anni, è entrato in magistratura nel 1991. Ha svolto tirocinio nelle Procure dell'Aquila e di Pescara ed ha avuto il primo incarico da sostituto procuratore, per tre anni, nella Procura di Caltagirone.