SULMONA - "In Consiglio Regionale ieri pomeriggio si è consumata l'ennesima beffa ai danni dei cittadini e dei rappresentanti delle istituzioni locali, intervenuti per assistere alla nuovamente fantomatica approvazione di una risoluzione che derogasse alla chiusura dei punti nascita, condannati dalla firma del commissario ad acta nonché presidente di Regione Luciano D'Alfonso.Una giunta che non conosce vergogna si è permessa di rimandare nuovamente la votazione della risoluzione, nonché la discussione, al consiglio successivo, mentre la minoranza e i cittadini presenti urlavano le loro legittime contestazioni,
e la maggioranza se la dava a gambe con indiscutibile tracotanza, ignorando le esigenze dei presenti e anche dei propri elettori e sostenitori"si legge in una nota giunta in redazione a firma di Gabriella Di Girolamo e Daniela Frittella."E' stata negata la discussione e la votazione di due risoluzioni urgenti e di innegabile importanza per i territori, come quella suddetta sui punti nascita e quella riguardante la centrale a biomasse Powercrop, in territorio marsicano.Davanti ai presenti allibiti e arrabbiati i Presidenti Di Pangrazio e D'Alfonso si spalleggiavano in un teatrino di spocchia e autoritarismo, degno di tempi lontani e specchio a livello regionale di ciò che quotidianamente accade in Parlamento con il loro governo nazionale.Non ci sono più parole per descrivere la mancanza di ascolto e di disponibilità dimostrata da questa maggioranza e la assoluta incompatibilità con il ruolo ricoperto del Presidente di consiglio, che invece di farsi garante si fa spalla della maggioranza eletta e di D'Alfonso.Noi attivisti del Meetup Amici di Beppe Grillo Sulmona, presenti in aula e decisamente arrabbiati, rinnoviamo l'invito alla protesta, poiché l'ennesima provocazione subita non passi nel silenzio, e chiediamo a gran voce ai rappresentanti delle istituzioni locali, sindaco di Sulmona in testa, gesti forti ed emblematici, ribadendo la nostra assoluta partecipazione ad ogni iniziativa volta alla difesa senza se e senza ma del punto nascita e dell'intero presidio ospedaliero, condannato sotto gli occhi di tutti ad una morte inesorabile.Chiediamo a tutti i cittadini, noi per primi, e alle istituzioni, di unirsi in questa battaglia per la tutela del diritto primario alla salute.Presidente D'Alfonso, i suoi abbracci e le sue strette di mano li riservi ai suoi amici; il nostro territorio non viene a pietire la sua clemenza, ma a far valere i propri diritti, e non crede più a nessuna delle sue infiocchettate parole.
Le portavoce
Gabriella Di Girolamo e Daniela Frittella
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