(video intervista Gianvincenzo D'Andrea)
SULMONA - Informare i cittadini che curare il dolore cronico si può, indirizzarli verso gli specialisti e i centri più vicini, ma anche raccogliere fondi per la ricerca scientifica e sensibilizzare politica e istituzioni sanitarie a dare una risposta ai bisogni di cura.Sono questi gli obiettivi della Giornata mondiale Cento città contro il dolore-la sofferenza dimenticata, la manifestazione organizzata dalla Fondazione ISAL giunta alla quarta edizione che si è celebrata oggi.Diverse le postazioni anche in valle peligna, tra le quali quella del centro commerciale il Nuovo Borgo a Sulmona, dove erano presenti dei volontari e Gianvincenzo D'Andrea, consigliere della Fondazione ISAL nonché coordinatore regionale per l'Abruzzo.
Lanciata nel 2011, la Giornata dell’ISAL è cresciuta nel tempo: se alla prima
edizione le città in cui si è svolta erano 33 in tutta Italia, nel 2012 sono salite a 54 con 3 pure all’estero (Londra, Buenos Aires e Mendoza in Argentina). Nel 2013 il consolidamento della
dimensione internazionale con 90 città italiane e iniziative pure in Australia, Belgio, Canada, Colombia, Germania, Gran Bretagna, Malta, Olanda e Spagna.La sfida per il 2014? Diventare mondiale per dare sempre più voce a chi soffre a ogni latitudine e longitudine. L’anno scorso sono state una ventina le onlus italiane e internazionali che, insieme alle tante associazioni territoriali Amici di ISAL, hanno reso possibile la Giornata Cento città contro il dolore. Ma la rete contro il dolore può e deve crescere e per questo la Fondazione ISAL ha chiamato all’appello associazioni, enti e fondazioni, ma anche imprese, professionisti e singoli cittadini che vogliano unirsi.