- Teramo: +13,9 milioni
- Chieti: +11,7 milioni
- Pescara: +7,4 milioni
- L’Aquila: +6,2 milioni (dato potenzialmente sottostimato)
Il risparmio totale si ferma a 13 milioni, contro i 41 previsti. Un fallimento certificato.
BUGIE E OCCULTAMENTI.
Non si tratta di un errore tecnico, ma di una strategia politica consapevole: i dati reali erano noti alla Giunta, che ha scelto di non divulgarli, preferendo una narrazione tranquillizzante e falsa.
I RESPONSABILI NON PAGANO, ANZI RESTANO AL LORO POSTO.
I Direttori Generali delle ASL – nominati e difesi da Marsilio e Verì – sono i principali responsabili dello sforamento. Ma nessuno è stato rimosso.
Al contrario, chi ha sollevato criticità – come Emanuela Grimaldi, ormai prossima a lasciare la direzione del Dipartimento Sanità – è stata isolata e sostituita.
LE NOSTRE RICHIESTE SONO CHIARE:
1. Trasparenza: pubblicazione integrale della nota dell’11 agosto.
2. Responsabilità: sostituzione immediata dei DG delle ASL.
3. Revisione del piano sanitario regionale con soggetti terzi.
4. Valutazione di commissariamento tecnico della sanità.
5. Controllo straordinario della Corte dei Conti e dei Ministeri competenti.
LA GIUNTA HA PERSO IL CONTROLLO. ORA SERVE UN CAMBIO DI ROTTA.
Chi governa la Sanità non può giocare con i numeri mentre cittadini, pazienti e operatori vivono ogni giorno il peso di un sistema al collasso.
Dopo la nota di D’Aristotile, nessuno può più far finta di niente.
L’Abruzzo merita verità, competenza e serietà.
Non bugie. Non silenzi. Non propaganda".
Giovanni CAVALLARI
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