L'AQUILA - "C’è chi maneggia la cosa pubblica come un’osteria di lusso e chi, invece, nelle case popolari deve convivere con muffe e intonaci che cadono; c’è chi ha il privilegio di pasteggiare in rinomati ristoranti pariolini e chi – inquilino dell’Ater – deve rincorrere per settimane un idraulico che non arriva. Probabilmente ci servirebbe il cinismo di un odierno Gordon Gekko per raccontare ciò che sta emergendo dai conti dell’ATER aquilano.Noi, che non amiamo le metafore zuccherine, diciamo le cose come stanno: quella destra che un tempo si faceva paladina di fantomatiche rotture di meccanismi, che si riconosceva nei vessilli di una certa integrità morale, oggi adotta la strategia del sottomarino e si inabissa in imbarazzanti silenzi, non chiede più di voler sapere, di vederci chiaro. I numeri, d’altra parte, ci raccontano molto di un qualcosa che forse andrebbe indagato: migliaia di euro in rimborsi chilometrici e un pranzo da cartolina ai Parioli, intestato (erroneamente?) all’ente che dovrebbe occuparsi delle case popolari.
Non si tratta di bizze o di pettegolezzi, ci sono protocolli ed atti; non si tratta di fesserie ma di morigeratezza nella gestione della cosa pubblica.
Morigeratezza, parola dimenticata e dal sapore antico, parola che non si usa più ma che dovrebbe essere scolpita nella fronte di chiunque amministri le risorse della comunità perché, se con i soldi destinati all’edilizia popolare si finanziano banchetti a base di scorfani e sauternes, allora la misura è colma.
Non ci piace tirarla per le lunghe, chiediamo una cosa semplice, limpida, di buon senso ossia che vengano rese pubbliche tutte le fatture emesse dall’esclusivo ristorante pariolino del famoso pranzo del 5 Agosto intestate all’ ATER L’Aquila, visto che il direttore dello stesso ha ammesso che la struttura aveva già “in memoria” i dati di fatturazione dell’ente essendo quello uno dei luoghi usi ai pranzi a carico dell’azienda.
Già che ci stiamo, perché la trasparenza non è mai troppa, non ci dispiacerebbe vedere tutti i rimborsi richiesti, a vario titolo, dalla dirigenza aziendale e dai vertici politici.
Se questa operazione di verità e trasparenza non verrà compiuta, sarà inevitabile sospettare che non si sia trattato di un errore del ristoratore pariolino bensì di un ignobile tentativo di addebitare alla comunità un pranzo luculliano, alla faccia degli inquilini delle case popolari e di tutti noi.
Certo è che, se veramente per i pranzi di lavoro e/o rappresentanza l’ATER aquilano è solito scegliere un ristorante pariolino di certo non popolare, una qualche riflessione dovremmo pur muoverla; chissà se quegli esponenti di destra, che si fregiavano di una certa provenienza underdog, avranno il coraggio di pretendere, insieme a noi, un’operazione trasparenza o resteranno sotto il pelo dell’acqua, in attesa che passi la burrasca".
Fabrizio Giustizieri – Segretario Provinciale Sinistra Italiana – AVS L’Aquila
Pierluigi Iannarelli – Segretario Comunale Sinistra Italiana – AVS L’Aquila
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