Gli ha fatto eco il direttore della Fondazione FS Italiane: “Ci siamo posti l’obiettivo di affiancare all’uso turistico della Transiberiana d’Abruzzo un utilizzo ordinario, riteniamo sia possibile far convivere un’utilità più pratica di tale servizio ferroviario con le attrazioni che solo l’Abruzzo è in grado di offrire. Ci sono, inoltre, le basi per ricostruire il nodo ferroviario con Napoli. Fa piacere notare che con le istituzioni preposte c’è sempre una grande unione d’intenti”.
A margine della celebrazione è stato poi presentato il libro scritto a quattro mani da Mario Rainaldi e Terzio Di Carlo “Il nodo infrastrutturale dell’Abruzzo Citeriore. Un punto nevralgico della città di Castel di Sangro tra storia, politica e urbanistica”.
“Il volume in questione parla dell’importanza strategica di Castel di Sangro per quanto riguarda il collegamento tra la costa adriatica e quella tirrenica – sottolineano gli autori Rainaldi e Di Carlo - nonchè della lunga e complessa storia riguardante la realizzazione della tratta ferroviaria, i cui primi progetti, ostacolati da più fattori, risalgono al XIX secolo. Tra vicissitudini di carattere storico, politico ed urbanistico il testo affronta il tema della possibilità di realizzare un efficiente nodo intermodale che si sarebbe rivelato fondamentale per lo sviluppo della mobilità sostenibile e integrata ed in grado di dimostrarsi efficace, al tempo stesso, nel ridurre l'impatto ambientale degli spostamenti, migliorando l'efficienza e l'accessibilità dei servizi di trasporto, in modo da favorire ulteriormente l'interconnessione tra le diverse aree urbane, in particolar modo per quanto concerne il supporto diretto al settore turistico. Un hub ben progettato e gestito rappresenta la possibilità concreta di consentire al flusso turistico di raggiungere facilmente i luoghi più ricercati, migliorando così tanto la qualità quanto l'esperienza dell'offerta”.
“Gli autori, attraverso un'accurata ricerca storica e archivistica, hanno ricostruito la genesi e la realizzazione della ferrovia Abruzzese-Romana e le successive vicende – ha dichiarato Caruso - il Comune di Castel di Sangro, che ha patrocinato la realizzazione del volume, è orgoglioso di aver contribuito a questo importante progetto culturale”.
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