Alimentata da condizioni particolarmente critiche - come le alte temperature, la bassa umidità e il vento che nelle ore più calde risale i pendii montuosi - le fiamme hanno divorato ettari di vegetazione arborea, rendendo impossibile ogni intervento da terra a causa della vegetazione fitta e delle fiamme a livello delle chiome degli alberi. Incessante il lavoro dei mezzi aerei, che nella solo giornata di ieri hanno visto l’intervento di 3 canadair e 2 elicotteri regionali, ripreso alle prime ore di stamattina quando a fronteggiare l’incendio, soprattutto per evitare che possa interessare le aree di crinale del Parco Nazionale, sono intervenute anche squadre della Protezione Civile della Regione Abruzzo, unitamente a Guardiaparco e Carabinieri Forestali del PNALM, per un totale di circa 25 unità.
Ovviamente c’è massima allerta in tutto il territorio per prevenire ulteriori episodi analoghi e per questo si raccomanda di evitare di accendere ogni e qualunque tipologia di fuoco al di fuori delle aree attrezzate e appositamente munite di sistemi per l’estinzione immediata. Per fare una stima dei danni e della superficie percorsa si aspetta di chiudere l’evento e tirare le somme di un’altra tragica storia di boschi bruciati e ambiente distrutto a causa dell’uomo".
Nessun commento:
Posta un commento