Abbiamo gli ingredienti giusti ma non sappiamo realizzare la torta della felicità.
Penso ai tanti soldi buttati per la realizzazione di armi ( mi ha molto impressionato il Santo Padre quando in una trasmissione televisiva ha affermato che i soldi che si spendono a livello globale per le armi farebbe vivere di rendita l'intero genere umano).
Soldi che se fossero investiti in politiche familiari renderebbero la vita di tutte le donne e di tutti gli uomini di questo mondo ricca di risvolti positivi.
Mi chiedo il perché, e questo lo faccio da sempre, non si sia mai pensato di investire sulla donna intesa come fulcro centrale degli ambiti familiari.
Il perché, ad esempio, non si sia messo la donna che decide di dedicarsi anima e corpo esclusivamente per le esigenze della famiglia, nelle condizioni di rendersi autonoma dal punto di vista economico.
Mi chiedo a tal proposito il perché non si sia ancora creato un reddito per le casalinghe. Il perché non si assicuri loro un assegno che le ripaghi della scelta fatta e che le metta nelle condizioni di impersonare quella figura mitologica insita nella pubblicità che tanto bene faceva al cuore di chi aveva la fortuna di osservarla.
È forse troppo difficile farlo?
Eppure, come detto e come sostenuto dal Papa, basterebbe dirottare i soldi investiti per le armi in direzione delle politiche sociali per risolvere i problemi di convivenza umana dell'intero pianeta.
Fare delle scelte politiche volte alla produzione di amore deve essere la prima ispirazione di un politico.
Personalmente credo che, e di questo ne è fermamente convinta anche mia moglie che non aspetterebbe altro che questo, non bisogna più aspettare.
Meno soldi per le armi e più soldi per chi ha deciso di mettersi a disposizione della parola amore.
Investire sulle donne che decideranno di dedicarsi anima e corpo alla famiglia, curando sin nei minimi particolari le esigenze di tutti i suoi componenti, potrebbe essere un ottimo inizio".
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