Firmato
Suo Figlio Luigi Nardella
per info tel 3400051833, email nardellaluigi@hotmail.com
per chiamare direttamente mio padre tel 351 10160879
ECCO QUI DI SEGUITO LA LETTERA INVIATA DA VINCENZO AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA.
San Severo, 21.09.2021
Al Signor Presidente della Repubblica Italiana
S.E. Sergio Mattarella
C/o Quirinale, 00124 -ROMA-
Egregio Signor Presidente!!
Chi Le scrive è una persona che ha la disperata voglia di rimettersi in discussione dal punto di vista lavorativo.
Mi chiamo Vincenzo, ho 56 anni e disoccupato, mio malgrado, da oramai 11 anni.
Allo stato attuale risulto essere percettore di reddito di cittadinanza.
Una misura che seppur mi consente di mangiare, lavare e vestire ( di questo ringrazio tutti coloro i quali hanno permesso a chi Le scrive di riscuoterla) mi priva di quella caratteristica umana che non può prescindere dal percorso vitale di una persona: LA DIGNITA'!!!!
A dir la verità sono stato ad un passo dal raggiungere l'agognato obiettivo lavorativo se non fosse stato per il terribile morbo del terzo millenio.
Avrei, infatti, dovuto prendere servizio, alle dipendenze della Protezione Civile, in un penitenziario pugliese proprio per contenere quel maledetto virus che invece ha rappresentato la causa della mia attuale posizione di inoccupato. Come Ella potrà leggere in alcuni articoli di stampa il COVID-19 mi ha colpito duramente. Sono vivo per miracolo e questo lo devo in primis ai medici che mi hanno curato e, in considerazione della mia fede nel Signore, a due persone speciali che hanno caratterizzato il mio vissuto spirituale vale a dire San Pio da Pietralcina e il compianto Frate Cipriano De Meo.
La gioia di vivere come potrete immaginare ha pervaso la mia persona. Tuttavia quella che vivo è una gioia a metà. La mia felicità non può dirsi tale se non attraverso la metamorfosi decritta in premessa.
Considerato quanto sopra sono qui a chiedere di perorare la mia causa.
Mi ponga nelle condizioni, La prego, di mettere da parte il reddito di cittadinanza e, attraverso un impiego non importa se da Operatore Socio Sanitario, da Falegname ( professione che ho svolto per diversi lustri) o da addetto alle pulizie, permettermi di riconquistare la dignità perduta, ovvero di credere nel principio costituzionale statuito nell'articolo primo della madre di tutte le leggi.
Rimettendomi nelle vostre preziose mani colgo l'occasione per inviarLe molti cordiali saluti ed anticipati ringraziamenti .
In fede
Vincenzo NARDELLA
PER CHI AVREBBE VOGLIA DI PARLARCI DIRETTAMENTE CON VINCENZO QUESTO E' IL SUO RECAPITO: 351 10160879
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