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venerdì 4 giugno 2021

OSPEDALE DI AVEZZANO: STOP ACCORPAMENTI, RIAPERTI REPARTI DI CHIRURGIA GENERALE E VASCOLARE

"NEI   PROSSIMI   GIORNI   TORNERANNO   ALLA   NORMALITÁANCHE ORTOPEDIA, UROLOGIA E OTORINO.PER FRONTEGGIARE PANDEMIA, IN TUTTA LA PROVINCIA,ASSUNTI   212   INFERMIERI,   DI   CUI   100,   GIÁ   IN   SERVIZIO,SONO STATI STABILIZZATI" AVEZZANO   –  Reparti   che   riprendono   i   propri   spazi   originari, accorpamenti superati e personale infermieristico   redistribuito: prove di ritorno   alla   normalità   per  l’ospedale  di   Avezzano con   l’allentarsi   delle tenaglie della pandemia.  Grazie al calo dei contagi al presidio marsicano, nei giorni scorsi, è stato possibile superare l’accorpamento di chirurgia generale con  la  vascolare, che   era   stato  necessario  nei  mesi scorsi   per ottimizzare   al   meglio   il   personale   infermieristico   e   fronteggiare l’emergenza.   Chirurgia   vascolare   e   generale,   in   questo   modo,   hanno recuperato le rispettive ‘identità’ di spazi e personale, tornando alle loro distinte funzioni. Una riorganizzazione che avrà vantaggi non solo sugli infermieri, i più esposti ai cambiamenti  logistici causati dalla covid, ma anche e soprattutto sugli utenti che potranno beneficiare di una migliore qualità delle degenze ordinarie.   Il   positivo   effetto   domino,   determinato   dal   calo   dei   ricoveri ospedalieri, porterà peraltro alla riapertura di altri reparti. Nei prossimi giorni, infatti, ortopedia riprenderà la sua autonomia e anche urologia   e   otorino   torneranno   a   ‘viaggiare’   ognuno   per   proprio   conto, recuperando i rispettivi profili operativi. Queste tappe, che scandiscono il ritorno alla imminente normalità, coincidono con la chiusura di malattie infettive 3, il modulo aggiuntivo della specialità che era stato introdotto durante i picchi della pandemia. Nei mesi scorsi, per tenere testa alla violenta ondata della pandemia, il servizio delle professioni infermieristiche, diretto da  Adriana Pignatelli, ha   dovuto   gestire   con   grande   accortezza   il   personale,   cercando   di‘ spalmarlo’ non solo  all’interno delle diverse  branche dell’ospedale ma anche sul territorio, a cominciare dalle Usca, le unità assistenziali che si recano a domicilio dei malati di covid. Una difficoltà accentuata anche dalla presenza di una quota di infermieri meno giovani, che per limiti fisici non   potevano   essere   impiegati   in   alcune   attività,   e   dall’esigenza   di rimpiazzare i dipendenti che si avvalevano dei benefici della legge 104. In provincia assunti 212 infermieri, di cui 112 nuovi. Per ovviare a tutte queste difficoltà, che hanno riguardato sia Avezzano siagli ospedali di L’Aquila, Sulmona, e Castel di Sangro, è stato necessario immettere   nuovo   personale   in   tutta   la   provincia.   Operazione   passata tramite   l’assunzione   di   212   infermieri,   di   cui   100   già   in   servizio   con contratti   di   somministrazione  e  per  l’occasione   stabilizzati.   Escludendo quest’ultimi, già presenti in azienda, i nuovi assunti a tempo determinato, per tutta la provincia, sono quindi 112, reclutati attingendo alla graduatoria formata dall’avviso pubblico che la Asl lanciò nel settembre scorso. Peraltro l’azienda, nel giro di alcune settimane, provvederà a reclutare altri52   infermieri,   sempre   dal   bando   citato,   per   infoltire   ancora   i   ranghi   e potenziarlo vieppiù per alzare l’efficacia delle prestazioni. “L’intento”, dichiara il manager Roberto Testa, “è uscire prima possibile dall’emergenza   e   riportare   gli   ospedali   agli   standard   assistenziali precedenti   al   fine   di   restituire   la   necessaria   attenzione   a   tutte   le   altre patologie e, sul territorio, ridare vigore agli screening della prevenzione e alle attività di diagnosi".

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