La cronaca quotidiana, a differenza delle narrazioni, ci racconta che ci sono persone che soffrono perché malate e non trovano più la cura perché le strutture sanitarie non sono più in grado di dare risposte ai bisogni dei cittadini e delle cittadine. Troviamo assurdo ed inumano che si sia dovuto scegliere tra l’emergenza e la medicina quotidiana, lasciando la gente senza prevenzione, senza cura e senza prospettiva immediata. E questo, che definiamo il gioco delle tre carte, nonostante l’impegno quotidiano degli operatori e delle operatrici che ogni giorno affrontano sul campo le differenti emergenze. Infatti, con la Sanità al collasso, nonostante i proclami sulle azioni intraprese dalla ASL1, assistiamo quotidianamente a caotiche iniziative senza una vera programmazione ed una strategia adeguata per affrontare sia lo stato emergenziale che tutte le attività ordinarie. Carenza di personale che determina anche incapienza di posti letto, carenza di dispositivi di protezione individuale, assenza di percorsi sporco/pulito, difficoltà nell’esecuzione dei tamponi e, quindi, delle conseguenti operazioni di tracciamento segnano uno scenario catastrofico che tale sembra rimanere, in assenza di una regia consapevole ed efficiente. In questi mesi di grande incertezza non si è fatto nulla per gestire l’emergenza con le dovute attività di programmazione, nonostante in primavera i casi di contagio fossero molto al di sotto della media nazionale e nonostante tutto il periodo estivo durante il quale si sarebbe dovuto agire per non farsi trovare impreparati ad affrontare la seconda ondata in maniera adeguata.C’è stato un tempo tecnico per fare le assunzioni di nuovo personale e dare una nuova spinta alla sanità pubblica. Si è preferito invece portare avanti discussioni di metodo e pretendere di soffocare il dissenso con minacce e provocazioni.
Alla luce di quanto sopra esposto ed in previsione di quella che tutta la comunità scientifica annuncia come una terza ondata, è determinante oggi agire con assunzione immediata di nuovo personale in tutte le categorie professionali e garantire loro contratti adeguati, sia nella durata che nelle tutele. E’ necessario definire una volta per tutte ed in maniera certa la rete ospedaliera COVID e non COVID. E’ basilare potenziare l’attività territoriale e di prevenzione, potenziare la capacità di esecuzione e processazione dei tamponi al fine di ottenere un razionale tracciamento della catena dei contatti e non ripercorrere le stesse tragedie già vissute nella seconda ondata.
E’ necessario, oggi, ricostruire un nuovo patto che abbia la finalità di rilanciare concretamente un adeguato sistema sanitario pubblico finalizzato a soddisfare i bisogni delle persone.Ci sia di insegnamento ciò che è accaduto nel passato e che rimanga a noi nella memoria per non ripetere gli errori e l’immane tragedia che ha attraversato tutti i nostri territori.Dopo le denunce, ci sono le manifestazioni e dopo le manifestazioni ci sono le azioni democratiche. La situazione è di tale gravità che non c’è più tempo da perdere. Ora servono fatti concreti ed atti di coraggio".
CGIL FP CGIL NIDIL CGIL SPI CGIL FILCAMS CGIL
Francesco Marrelli Anthony Pasqualone Andrea Frasca OranteVenti Luigi Antonetti
SINDACI E AMMINISTRATORI PRESENTI ALL’ODIERNA MANIFESTAZIONE PER LA SANITÀ
Sindaci e Amministratori presenti:
Vincenzo Giovagnorio - Tagliacozzo
Enzo Di Natale - Aielli
Olimpia Morgante - Scurcola
Nazareno Lucci - Massa d’Albe
Pasqualino Di Cristofano Magliano
Gianclemente Berardini - Gioia
Lorenzo Berardinetti - Sante Marie
Antonio Di Santo - Opi
Fabrizio Ridolfi - Presidente Consiglio di Az
Alfredo Chiantini - Condigliere comunale Az
Alessandro Pierleoni - Condigliere comunale Az
Ignazio Iucci - Condigliere comunale Az
Maurizio Seritti - Condigliere comunale Az
Lucio Mercogliano - Condigliere comunale Az
Gianluca Presutti - Condigliere comunale Az
Maurizio Babbo - Condigliere comunale Az
Stefano Lanciotti - Condigliere comunale Az
Lorenza Panei - Condigliere comunale Az
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