"Con la decisone del Cda si andrebbero a risparmiare oltre 300 mila euro che ricadrebbero sulle tasche degli utenti" SULMONA - "In merito alle notizie che sono apparse sulla stampa riguardanti la vicenda dell’attribuzione dei livelli, riportata in maniera a dir poco parziale ed incompleta, tengo a precisare, unitamente ai consiglieri di amministrazione Tania Liberatore e Corrado Gualtieri, quanto segue. Le progressioni verticali, che hanno riguardato n. 6 dipendenti, sono state effettuate nel pieno rispetto della normativa vigente (T.U. società partecipate) che prevede, in forza del richiamo generale, operato dall’art. 1 comma 3 D.Lgs. 175/2016, l’applicabilità della normativa privatistica.
Tra l’altro l’atto di riconoscimento è stato fatto con finalità transattiva e si riferisce all’attribuzione di mansioni svolte ed assegnate ben prima di questa gestione. Tale atto transattivo ha evitato alla società un consistente numero di controversie legali che avrebbero generato un costo diretto di oltre 300.000,00 euro. Ricordiamo, infatti, che, in passato e sempre prima di questa gestione, la SACA era già stata condannata, per casi del tutto similari, dal Tribunale di Sulmona al pagamento della somma di Euro 138.079,28 a titolo di arretrati oltre al riconoscimento dei livelli superiori. Ma ciò che mi lascia veramente basito è il fatto che in passato l'attribuzione dei livelli con la medesima procedura è stata utilizzata da tutti gli amministratori, ivi compreso l'attuale segretario del Partito democratico di Sulmona, Franco Andrea Casciani, già amministratore delegato della società. Di tale sistema di attribuzione della progressione ne ha perfino beneficiato il geometra Nunzio Merolli, ex dipendente Saca ed attuale presidente proprio di Ersi.
Ad ogni modo con gli organi tecnici di Ersi abbiamo intrapreso un percorso di confronto sulla vicenda che sicuramente porterà ad una corretta definizione della stessa anche perché appare ovvio che la paventata revoca della convenzione non potrà mai basarsi sulla eventuale decisione della Saca di affidare ad un giudice terzo ed imparziale la definizione della normativa applicabile al caso di specie, con efficacia erga omnes. In tal senso la Saca ha già dato mandato ad un legale per valutare le opportune iniziative da mettere in campo, previa doverosa consultazione con tutte le componenti societarie".
Luigi Di Loreto - presidente Saca spa
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