L'AQUILA - "Il prossimo 4 ottobre i giornalisti abruzzesi andranno alle urne per eleggere il nuovo consiglio regionale dell’Ordine dei giornalisti, il collegio dei revisori dei conti e il consiglio nazionale."Ci lasciamo alle spalle tre anni difficili per la nostra categoria, anni segnati da problemi di occupazione, restringimento e crisi di attività editoriali, crescente precarizzazione di tanti giornalisti, soprattutto tra le nuove generazioni. Difficoltà che, da ultima, l’emergenza Covid ha ulteriormente contributo ad acuire, fino a prospettare rischi di modifica sostanziale dello stesso modo di intendere e realizzare il lavoro dei giornalisti. In questo contesto, il nostro Ordine ha cercato di svolgere nel migliore dei modi il proprio lavoro istituzionale. Attraverso l’attenta e oculata gestione delle risorse finanziarie, un forte impegno nell’attività di formazione, la gestione delle iscrizioni all’Albo professionale.Sul primo punto, grazie anche a una rigorosissima attività di controllo instaurata da anni sulla nostra contabilità, consegniamo con grande soddisfazione ancora una volta alla categoria bilanci e stato patrimoniale in piena salute. Condizione essenziale, questa, per poter guardare con serenità al nostro futuro e programmare nuove iniziative a favore dei giornalisti abruzzesi.La formazione professionale, divenuta obbligatoria per tutti noi, è stata gestita cercando di arricchire di anno in anno di proporre ai colleghi una gamma sempre più ricca e ampia corsi: ne è scaturita un’offerta formativa gratuitatra le più alte d’Italia in rapporto al numero degli iscritti, realizzata con decine e decine di incontri frontali tenuti in ogni provincia e avvalendosi di docenti di qualità ( circa 350 corsi nei due trienni, per 1.336 ore) Obiettivo dei prossimi anni è accrescere questa offerta di corsi frontali, assicurandone la gratuità agli iscritti.La tenuta dell’Albo, pur alla luce delle difficoltà incontrate in questi anni da tanti colleghi troppo spesso alle prese con editori improvvisati, è stata ispirata al puntuale controllo della documentazione prodotta, all’esigenza di verifica dei saperi minimi dei nuovi colleghi aspiranti pubblicisti (l’Abruzzo è stata la prima regione italiana ad aver introdotto un colloquio preliminare all’iscrizione), alla creazione della condizioni più favorevoli per le richieste di accesso al praticantato, soprattutto per i precari, freelance e i colleghi con partita Iva. In questo quadro, va poi ricordato come le attività – pur pienamente autonome e distinte – realizzate dal consiglio di disciplina in questi anni, discendano da scelte operate con rigore dal consiglio regionale dell’Ordine al momento della nomina dei componenti. Scelte rigorose che saranno alla base della futura designazione del nuovo organismo da parte del nuovo consiglio dell’Ordine.Più in generale, il nostro Ordine professionale ha voluto confermare in tutte le occasioni in cui è stato chiamato in causa, la sua natura di casa comune e aperta di tutti i giornalisti abruzzesi. E questo al di là delle ovvie differenze di visione generale e cultura professionale di cui siamo tutti noi portatori. Ma anche a un rapporto di correttezza e collaborazione con tutti gli altri organismi della nostra categoria, sindacali e previdenziali.In una società che si evolve con ritmi sempre più frenetici e incalzanti, oggi più che mai il giornalismo deve stare al passo con i tempi per comprenderne e raccontare nel migliore dei modi tutte le sfaccettature. In tal senso la riforma dell’Ordine diventa un elemento imprescindibile sul quale disegnare il futuro di questa professione e tuttavia appare altrettanto indispensabile attuare il cambiamento mantenendo la propria identità, all’insegna del rispetto dei valori fondanti quali tradizione, professionalità e deontologia. È ormai un dato di fatto che il dovere del giornalista di informare, cui fa da contraltare il diritto fondamentale dei cittadini di essere informati con correttezza e obiettività, si esplica attraverso una molteplicità di canali, che comprendono i mass media e le varie forme dotate di strumenti tecnologici all’avanguardia. Ciascun mezzo deve salvaguardare le proprie peculiarità e nello stesso tempo rispettare quelle altrui, senza dar luogo a improduttive, oltre che controproducenti, sovrapposizioni di ruoli .Ecco perché il compito precipuo dell'Ordine è quello di accettare al più presto le sfide future che la galassia della comunicazione nella sua totalità impone e per farlo è necessario dotare il giornalismo di nuovi e più efficaci strumenti, in grado di ridisegnare le modalità di accesso alla professione e di garantire una formazione sempre più adeguata e costante, nella consapevolezza che regole più moderne e funzionali, lungi dal rappresentare scomodi paletti, costituiscono, in realtà, una preziosa garanzia per tutti.Per questo motivo ti chiedo di voler dare continuità, con il tuo voto il 4 ottobre prossimo a questa impostazione e a questa visione, votando un gruppo di colleghi candidati con me che, con grandi sacrifici personali, intende contribuire anche nel triennio che stiamo per affrontare all’ulteriore miglioramento dell’attività dell’Ordine dei giornalisti d’Abruzzo.Di seguito l’elenco dei candidati che chiedo di sostenere":
Consiglio Nazionale
Professionisti NICOLA MARINI
Pubblicisti OSCAR BUONAMANO
CONSIGLIO DIRETTIVO
Professionisti STEFANO PALLOTTA
MARCO CAMPLONE
GERMANA D’ORAZIO
MARINA MARINUCCI
ANDREA MORI
DONATELLA SPERANZA
Pubblicisti SIMONE GAMBACORTA
DANIELE IMPERIALE
ANDREA LOMBARDINILO
Revisori dei conti
Professionisti MARIO NARDUCCI
GIOVANNI RUSCITTI
Pubblicisti MAURIZIO CIRILLO
Stefano Pallotta
( Presidente OdG Abruzzo)
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