SULMONA -
"Non capisco perché il fatto che i nuovi poliziotti locali appena assunti in città possano aver elevato tante multe per altrettante, evidentemente, infrazioni al codice della strada abbiano potuto produrre disagi in merito all'impostazione del pensiero social.Nel leggere commenti postati a margine di un articolo pubblicato da una nota testata giornalistica abruzzese circa il loro operato leggo, infatti, di epiteti loro ascritti che mal si conciliano con una società che si vorrebbe impostata al senso civico.Dare degli "sbarbatelli" a chi altro non sta facendo che il proprio dovere oltre a stonare con il pensiero educato che si deve avere della civiltà nella quale viviamo offende chi, invece, in un mondo dove vige il rispetto delle regole ci vuole vivere.
Pensare solo al fatto che si possa contestare l'operato di giovani leve prestati al servizio dell'ordine, ovvero della legalità, non solo è sbagliato ma potrebbe far denotare un'inclinazione alla violazione dei precetti normativi che non renderebbe giustizia ad una realtà sana dal punto di vista civile come lo è la Valle Peligna in generale e Sulmona in particolare.Ai poliziotti locali va la mia più sentita approvazione per il servizio reso.
Nel contempo stigmatizzo il comportamento di chi, invece, anziché plaudire al giusto comportamento operativo dei poliziotti locali sulmonesi non ha perso tempo a criticarne il loro operato".
Mauro Nardella segretario generale Uil PA Polizia Penitenziaria e componente della segreteria confederale CST Adriatica Gran Sasso.
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