La raccolta firme che ora interessa l’intera città di Sulmona ma anche il territorio peligno sta tagliando il traguardo delle duemila firme anche se gli addetti ai lavori non si accontentano e sono intenzionati ad andare avanti. Da qui l’esigenza di un banchetto per coinvolgere la città. La petizione è partita dagli ex alunni, ora ragionieri e geometri ma anche ingegneri, architetti, ex docenti, studenti universitari e impiegati.
I fogli della raccolta firme stanno circolando anche nei paesi del circondario come Scanno e Campo di Giove, al Palazzo di Giustizia e in alcuni esercizi commerciali. L’incarico al progettista è stato intanto affidato nelle scorse settimana dal Provveditorato alle Opere Pubbliche ma per la riapertura della scuola i tempi sono lunghissimi. Se tutto va bene, come ha spiegato il comitato degli ex docenti dopo un incontro con il Provveditorato alle Opere Pubbliche, servono almeno tre-quattro anni per eseguire i lavori di adeguamento sismico. Ma la petizione serve anche per sollecitare le istituzioni a trovare il piano b e riportare la popolazione scolastica a Sulmona che manca in città da oltre tre anni.