SULMONA – “È con grande onore che a nome della Città di Sulmona rinnovo il sentito omaggio ai Caduti di tutte le Guerre e a tutti coloro che con coraggio hanno sacrificato la propria vita credendo nella libertà, nell'uguaglianza e nell'unità. E grazie a loro che oggi viviamo in un paese Libero.Sappiano i giovani che noi abbiamo sacrificata la nostra giovinezza perché essi fossero un giorno uomini liberi in piedi e non servitori in ginocchio. Un cammino cosparso di lacrime, di sangue, di rovine: il prezzo pagato per riconquistare la libertà. E noi non vogliamo che lo stesso prezzo debbano pagarlo un giorno i giovani di oggi”.
Cita il compianto Presidente della Repubblica Sandro Pertini il sindaco di Sulmona Annamaria Casini nel suo messaggio rivolto ai giovani e alla città di Sulmona nella giornata del 25 aprile. Una cerimonia baciata dal sole quella che si è svolta stamane in piazza Tresca, ai piedi del Monumento dei caduti, aperta dall’ingresso delle associazioni combattentistiche e d’arma e dal gonfalone della città di Sulmona. Il rituale, come di consueto, ha riproposto il rito dell’alzabandiera e della deposizione di una corona di alloro in memoria di chi ha combattuto per la libertà. Poi è stata la volta della preghiera per la patria letta dal Vice Presidente del Consiglio Comunale Fabio Ranalli e del discorso del Capo dello Stato Sergio Mattarella proclamato dalla Presidente del Consiglio Comunale Katia Di Marzio. “E’ indispensabile ricordare e recuperare quei sentimenti di solidarietà che furono propri dei nostri concittadini”- è intervenuta il sindaco Casini nel suo discorso- “il mio auspicio è che nelle menti dei nostri giovani, tendenti più a dimenticare che a conservare, possa rimanere impressa l’importanza di questi valori universali in questo periodo di profonda crisi”. Da qui l’appello del sindaco a riscoprire il valore della libertà costata, i sentimenti di unitarietà e determinazione ma anche il rispetto delle istituzioni. Presente alla cerimonia anche la senatrice Gabriella Di Girolamo mentre i grandi assenti sono stati proprio i giovani, destinatari di tutti i messaggi della giornata del 25 aprile.