SULMONA - "C'è bisogno di una grande rivisitazione del centro storico e anche della fascia esterna delle mura cittadine su cui vanno creati i presupposti per recuperare e valorizzare spazi a servizi per i cittadini, utili al visitatore e buoni per il turista e i commercianti del centro ormai poco frequentato" è solo una delle tante proposte di Alberto Di Giandomenico, il leader di Italica Identità e territorio interviene sulla protesta dei commercianti del centro storico che giovedì hanno sfilato lungo corso Ovidio per chiedere una rimodulazione della Zona a traffico limitato (Ztl), parcheggi gratuiti, eventi che attraggano turismo in centro, cura ed attenzione per il cuore della città che muore ogni giorno,
anche avviando la ricostruzione da troppo tempo al palo."Proponiamo l'apertura della Ztl lasciando libero il passaggio da piazza del Carmine, sino a porta Napoli con parcheggi e soste per gli acquisti. Altre proposte, sui parcheggi sarebbe opportuno garantirne altri, gratuiti magari, ridurre il costo di quelli a pagamento e prevedere che per le soste non superiori a mezzora non si paghi alcun ticket - spiega il presidente del Movimento politico - Non Basta l'ordinanza del sindaco di Sulmona, Annamaria Casini, per il decoro urbano volto a contrastare il degrado a Sulmona. Non è sufficiente che il 6 marzo la V Commissione consiliare sia convocata per discutere con i rappresentanti del commercio del centro storico sulle proposte da portare avanti. Di idee ce ne sono tante, manca la volontà di realizzarle, da troppo tempo ormai i commercianti del centro storico chiedono il recupero dell'area semi deserta - continua Di Giandomenico - Corso Ovidio, piazze e circondario vanno rivisitate a livello progettuale, per agevolare gli accessi nella Zona a traffico limitato aggiungendo qualcosa in più sull'arredo urbano e magari rimuovendo insegne inguardabili e pali seminati ovunque che non fanno di certo una buona impressione. Lavorare sul centro storico vuol dire riportare anche gli uffici perché torni ad essere il centro nevralgico e il cuore degli scambi e dell'economia Peligna. Il progetto di recupero del centro storico deve essere di ampio respiro, a lungo termine, affinché se ne possano subito percepire i primi positivi effetti che si amplificheranno nel corso degli anni se il lavoro di programmazione e attuazione viene portato avanti, definendo tappe e obiettivi. Entro 2 anni, la riqualificazione potrebbe ridare vita alla città antica - conclude il coordinatore di Italica. Alberto di Giandomenico
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