La presunta dichiarazione del Direttore sulmonese, riporta alla mente un’analoga dichiarazione, scritta questa volta, del Capo del personale di RAYNAIR, qualche giorno fa, quando invitava i propri piloti a non scioperare, altrimenti lo facevano a responsabilità personale.La differenza, si sostanzia, a nostro modesto modo di vedere, solamente nel fatto che il primo rappresenta una tradizione culturale italiana, “la cooperazione”, che persegue la giustizia sociale e l’uguaglianza tra persone, il secondo, rappresenta una impresa irlandese con cultura e modalità lontane dalla nostra.Eppure, sembrerebbe che per entrambi, i dipendenti hanno meno diritti dei clienti, dal momento che il direttore si preoccupa dell’eventuale danno economico che ne deriverebbe all’azienda a seguito dello sciopero, dimenticando che molti lavoratori, sono anche soci della stessa e rivendicare il proprio diritto ad ottenere un dignitoso rinnovo di contratto di lavoro, dovrebbe sollecitare lui e l’azienda a ragionare con maggiore attenzione e rispetto.Come Fisascat, restiamo profondamente sconcertati di queste presunte dichiarazioni e nella speranza di aver mal compreso il significato, invitiamo tutti i lavoratori ad aderire allo sciopero del 22 dicembre p.v., per protestare contro le proposte aziendali di portare i diritti conquistati con fatica, indietro nel tempo, perché,…..la COOP, sono anche loro che ci mettono impegno, sacrificio e dedizione".
LEONARDO PICCINNO
SEGRETARIO GENERALE
FISASCAT CISL ABRUZZO MOLISE
