SULMONA – Circa venti persone domani, per il pranzo del 25 dicembre, si metteranno in fila per chiedere un pasto caldo. A rimarcarlo è il vescovo di Sulmona-Valva Angelo Spina.Ai poveri della Caritas sarà servito, come avviene del resto tutti i giorni, un pasto completo: primo, secondo, contorno e caffè. Per il pranzo di Natale si aggiungono antipasto e dolce. “Oggi siamo tutti poveri.
La più grande povertà è la mancanza di Dio nella vita”- esordisce il pastore diocesano che nei giorni scorsi ha pranzato insieme agli ospiti della mensa Caritas. “Non si tratta solo di riempire uno stomaco ma di creare relazioni umane. E’ un modo per dire a una persona che non è fuori ma parte di una grande famiglia umana e di una Chiesa che accoglie”- aggiunge mons. Spina, ringraziando il Direttore don Palmiero Amatangelo e la schiera di collaboratori e volontari. La maggior parte degli indigenti che si rivolgono alla mensa Caritas sono italiani, una piccola percentuale è occupata dagli stranieri. Molti sono abituali, solo qualcuno passa per una toccata e fuga. Il trend nazionale si ripercuote così a cascata anche nel territorio peligno. I pasti che vengono erogati nel corso dell’anno sono all’incirca diecimila, mentre gli ospiti ogni giorno sono trenta. Una decina di loro domani avranno modo di ricongiungersi con i cari mentre gli altri passeranno il Natale nella mensa.
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