SULMONA -
E' stata inaugurata oggi nella sede provvisoria del Liceo Classico la nuova aula 3D.In Italia troviamo pochissime scuole con spazi dedicati alla tecnologia 3D e dotati delle più moderne attrezzature.L'aula 3D consente ai docenti di ripensare la didattica partendo dall'ambiente di apprendimento che, attraverso l'uso della tecnologia, facilita l'acquisizione delle conoscenze e stimola la motivazione.
Gli studenti si sentono rapiti e coinvolti, hanno la possibilità di approfondire gli argomenti trattati nelle varie discipline e imparano in maniera immediata, creativa e coinvolgente.
In commercio ci sono ancora pochissimi software a disposizione della didattica, il Liceo Classico "OVIDIO" si è dotato di programmi che permettono allo studente di essere parte attiva nella fase di presentazione degli argomenti e di software in inglese, al fine di applicare la metodologia CLIL (Content and Language Integrated Learning), per lo studio di alcune discipline in lingua straniera.
Insomma, innovazione tecnologica per un apprendimento significativo e accattivante!


"La nostra aula 3d è unica in Abruzzo e in Italia credo che ce ne siano davvero pochissime"ha ricordato Caterina Fantauzzi."E' importante che questo tipo di tecnologia entri all'interno della scuola e che vada ad influenzare la didattica, perché l'apprendimento diventa significativo quando è strettamente collegato all'emozione e soprattutto all'esperienza.Questa esperienza virtuale consente agli studenti di acquisire competenze importanti"ha spiegato la Fantauzzi.Gli studenti del Liceo Classico ed Artistico di Sulmona da oggi possono utilizzare questo importante laboratorio."Abbiamo attualmente software 3d per lo studio della biologia, fisica, matematica e dell'astronomia.La mia intenzione per il futuro è quella di acquistare programmi che possono essere utili per le visite ai musei, ai siti archeologici e quindi studiare anche la storia dell'arte e l'architettura.Questo strumento è molto importante perché consente ai ragazzi di fare esperienze rimanendo a scuola.E' chiaro che non potrà mai sostituire l'esperienza reale, però, è anche vero che alcune esperienze reali i ragazzi non le potranno mai fare.Per esempio vedere un cuore sezionato, pulsante, così come abbiamo visto nella nostra aula 3d nella realtà è impossibile".



