SULMONA - "Ciò che è accaduto a Palazzo san Francesco non è ciò che chiedono i cittadini.Essi votano per essere amministrati e non per assistere a lotte intestine che hanno visto ben quattro legislature cadute e ben cinque commissari prefettizi, con un ventennio di progetti sfumati, opportunità per il territorio sfumate e una crisi sociale, economica e lavorativa (quella di Sulmona) che non ha precedenti"scrive Roberto Di Pardo."Mi auguro che non ci sarà un lungo commissariamento, bisogna voltare pagina subito e sopratutto Sulmona ha bisogno di essere governata da capacità e volontà politica, non possiamo più permetterci altri flop.Più che programmi annunciati e non rispettati, serve un contratto con i cittadini, un patto di sangue, sancito per il rilancio del nostro comprensorio.Partendo dai progetti che già ci sono come : il parco turistico religioso, un'eccellenza per il nostro nosocomio ( un polo traumatologico,cosi come era stato proposto) riqualificazione del centro storico ( tutto senza zona sud,zona nord),capacita attrattiva dei turisti sfruttando le bellezze del territorio,(laghi,montagne mare,.metropolitana di superficie e un polo fieristico presso l'ex caserma Cesare Battisti e in ultimo valorizzare le nostre eccellenze in campo di green economy,olio,formaggi,vini,tartufi,aglio rosso,( a proposito sapete che lo zafferano anticamente è nato a Sulmona?).Io, continua Di Pardo, per un forte senso di appartenenza alla mia terra, sono pronto a mettere a disposizione la mia esperienza lavorativa e politica, ma solo se è finalizzata al bene della nostra citta', perché ritengo che dobbiamo, tutti insieme, costruire qualcosa di buono per i nostri figli.In ultimo quindi un accorato appello ai nostri politici,vogliamo una politica utile e non futile".
