Non ho fatto nessun sgambetto al sindaco"ha ribadito La Civita durante la conferenza stampa di oggi pomeriggio tenuta insieme all'ex amministratore comuanle Gaetano Pagone."Noi vogliamo solo distinguere gli atti buoni da quelli illegittimi.Non vogliamo mantenere un atteggiamento di ostruzione ma al contrario propositivo per il bene della città.Per questo proponiamo di sdoppiare la delibera in modo da permettere l'assegnazione della ex scuola elementare alle associazioni che ne hanno fatto richiesta.Sarà necessario distinguere il contenuto della delibera di Giunta Comunale n.262 del 10.10.2014, facendo rivivere con nuova delibera la sola parte che concedeva in locazione alle associazioni l'immobile (ex scuola elementare) di via Badia.
Relativamente all'Area Celestiniana (chalet + aree contigue) sarà invece necessario seguire il seguente iter amministrativo. Preliminarmente l’Amministrazione comunale, a mezzo Giunta comunale, dovrà definire:
- il perimetro dell’area oggetto di mutamento di destinazione;
- la destinazione urbanistica da assegnare alle aree oggetto di mutamento con gli usi compatibili;
- la destinazione urbanistica da assegnare all’edificio esistente con gli usi compatibili.
Trattandosi di area strategica per lo sviluppo turistico e culturale del comprensorio sarà opportuno che l’Amministrazione comunale effettui valutazioni strategiche di medio e lungo termine, affinché nel prossimo futuro gli usi che le attività che si andranno ad assegnare all’Area Celestiniana risultino compatibili con possibili accessi a finanziamenti pubblici (regionali, nazionali ed europei) sia da parte del Comune di Sulmona che da parte degli eventuali soggetti individuati per la gestione dei beni selezionati a mezzo procedura ad evidenza pubblica.
Le suddette valutazioni andranno quindi inserite in tempi rapidi all’interno della programmazione urbanistica a mezzo variante urbanistica specifica e/o generale che interessi non solo l’Area Celestiniana ma tutta la fascia pedemontana del monte Morrone (frazioni Badia, Case Lupi, Fonte d’Amore e Marane Palazzo e Marane Case Nuove) che potranno così godere di una compatibilità urbanistica insediativa in linea con la vocazione turistico, culturale e naturalistica (Parco Nazionale della Majella).
FASE 1
Mutamento di destinazione delle terre civiche
⦁ iter da seguire ai sensi dell'art. 6 della L.R. 25/88 e s.m.i. -
⦁ Il Sindaco o dirigente preposto produce istanza per il mutamento di destinazione dell'area civica;
⦁ L'istanza viene affissa per 30 giorni all'Albo Pretorio del Comune;
⦁ L'istanza viene inviata alle principali Confederazioni agricole (es. Confcoltivatori, Coltivatori Diretti, Confagricoltura)
⦁ I cittadini possono prenderne visione e presentare al Comune le proprie osservazioni entro i successivi 60 giorni;
⦁ Il stima del canone di Concessione d'uso dell'area sarà effettuata dall'ufficio tecnico comunale;
⦁ Dopo i 60 giorni il Comune, con deliberazione consiliare, esprime il suo definitivo avviso sulle istanze.
⦁ La deliberazione, unitamente alle osservazioni e ai pareri espressi, viene inviata alla Regione Abruzzo;
⦁ La Regione Abruzzo, previa istruttoria da parte del Servizio competente, provvede con Determinazione Dirigenziale espressamente motivata al rilascio dell'autorizzazione al mutamento di destinazione d'uso;
I corrispettivi comunque derivanti dalla concessione di terre Civiche a terzi sono destinati alla realizzazione di opere o servizi pubblici, alla manutenzione e gestione delle opere pubbliche, alla redazione di strumenti di pianificazione territoriale ed all’incremento e sviluppo socio-economico del Demanio Civico ivi compreso le spese per le verifiche demaniali. In ogni caso prima dell’utilizzazione delle somme il Comune è tenuto a richiedere apposito nulla-osta alla Giunta regionale – Direzione Agricoltura Foreste e Alimentazione – Servizio Foreste, Demanio Civico Armentizio.
Conclusa la fase di mutamento di destinazione d'uso il Comune con l'autorizzazione regionale avrà nella disponibilità l'area con relativo soprassuolo.
FASE 2
Affidamento in Concessione d’uso degli immobili
(nel caso in cui l’Ente non decidesse di procedere ad una gestione diretta dei beni)
⦁ Avviso pubblico mediante procedura ad evidenza pubblica per l’individuazione del soggetto concessionario (selezione dei progetti di gestione);
⦁ Contratto di Concessione d'uso con il soggetto individuato per la gestione a mezzo atto pubblico.
NOTA: tutti gli atti precedentemente effettuati da soggetti privati e pubblici sui beni sottoposti al vincolo di uso civico sono nulli.
Anche Gaetano Pagone nel 1995 aveva votato contro sull'avvio del progetto per l'affidamento dell'area celestiniana, poichè all'epoca esitevano da parte sua dei dubbi in mertito agli usi civici dell'area in questione.