SULMONA - "La Giunta Regionale con delibera n. 290 del 14 Aprile 2015, di concerto con il Dipartimento per lo Sviluppo Economico (DPS), sancisce il declassamento di Sulmona da Polo di Attrazione ad Area Intermedia come si può verificare consultando a pagina 33 il “Rapporto di Istruttoria per la selezione delle Aree Interne nella Regione Abruzzo”.Sulmona viene declassata nonostante abbia tutti i requisiti per essere Polo di attrazione, declassamento che comporterà un progressivo depauperamento dei servizi essenziali (sanitari, scolastici e dei trasporti).
La classificazione, sancita dalla Regione, prevede 3 Poli nella Provincia di Teramo (Teramo, Giulianova e il Polo Intercomunale Atri Pineto Silvi), 2 Poli in Provincia dell’Aquila (L’Aquila e Avezzano) 1 Polo in Provincia di Pescara e 1 Polo in Provincia di Chieti.
La Regione Abruzzo ha localizzato tutti e 7 i Poli nella metà settentrionale del territorio abruzzese e nessun polo nella metà meridionale con una concentrazione di 3 Poli in Provincia di Teramo determinando la seguenti sperequazioni: la provincia dell’Aquila ha solo 2 Poli di Attrazione nonostante che, rispetto alla provincia di Teramo, abbia grosso modo la stessa popolazione e una superficie due volte e mezzo più estesa;la provincia di Chieti ha 1 solo Polo di Attrazione nonostante che, rispetto alla provincia di Teramo, abbia una popolazione del 25% più numerosa e una superficie una volta e mezzo più estesa.Nella stessa delibera la Giunta regionale esclude i piccoli comuni della Valle Peligna e della Valle del Sagittario dal progetto per le Macro Aree Interne che ne prevede 4 (BassoSangro-Trigno, Val Fino-Vestina, Gran Sasso-Valle Subequana e Valle Roveto-Valle del Giovenco). Il progetto per le Macro Aree interne punta alla valorizzazione delle risorse esistenti nelle aree formate da piccoli comuni svantaggiati e crea le condizioni per l’innesco di un processo di sviluppo.L’esclusione avviene nonostante che la Macro Area Valle Peligna-Valle del Sagittario sia più svantaggiata rispetto a quella della Valle Roveto-Valle del Giovenco sulla base dei dati comunali resi disponibili dal Dipartimento dello Sviluppo economico (DPS) con riferimento ai dati demografici, morfologici ed ambientali.Esclusione che comporterà la non assegnazione di risorse che sarebbero servite per la tutela del territorio e delle comunità locali e per la valorizzazione delle risorse naturali, culturali e turistiche, misure necessarie per innescare lo sviluppo.
Se al declassamento di Sulmona e all’esclusione della Valle Peligna e della Valle del Sagittario dal progetto per le Macro Aree interne deliberati dalla Giunta Regionale aggiungiamo la chiusura del Punto Nascita dell’Ospedale di Sulmona deliberata dal Governatore D’Alfonso senza tener conto delle peculiarità territoriali del Centro Abruzzo (conformazione orografica, avversità meteorologiche e dinamica demografica), sembra evidente che la Regione Abruzzo abbia in previsione per il Territorio Peligno un disegno tendente all’impoverimento dei servizi essenziali che comporterà un continuo peggioramento della qualità della vita, un progressivo ulteriore spopolamento e una crescente emarginazione".
Aldo Ronci
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