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Alessandra Carloni vincitrice del Murale Ovidiano |
SULMONA. È stata premiata questa mattina all’Agenzia di
Promozione Culturale Alessandra Carloni, la vincitrice del concorso “Murale
ovidiano”, indetto dall’Associazione Culturale Amici del
Certamen Ovidianum Sulmonense. Il concorso, realizzato in collaborazione con
Enel e con l’Agenzia di Promozione Culturale, con il patrocinio della Provincia
dell’Aquila, del Comune di Sulmona e della comunità montana Peligna, e con il
sostegno di sponsor privati, prevedeva la realizzazione di un’opera murale a
tema ovidiano su una cabina Enel in viale delle Metamorfosi. Il bozzetto
proposto dalla 26enne artista romana, Alessandra Carloni, ha
preso corpo il
mese scorso sulle pareti della cabina
dell’energia elettrica. “Sogno ovidiano”
il titolo dell’opera. L’artista è stata premiata dal professor Alessandro
Colangelo, dell’associazione Amici del Certamen. Contenta l’artista che ha
voluto ringraziare tutti per il riconoscimento e l’ospitalità trovata in città.
“Il concorso ha ricevuto un ottimo riscontro” ha spiegato l’ideatore, Marco
Maiorano “Sono stati presentati 16 bozzetti, tra questi ne sono selezionati 4.
Il primo è stato quello di Alessandra Carloni, gli altri sono quelli che
speriamo di realizzare in futuro nelle altre cabine Enel della zona Peep”. Sono
le proposte ovidiane firmate da Alessandro Di Massimo, Erica Riehle, Andrea
Parente ed Elona Fjerca. Alla cerimonia di premiazione sono intervenuti anche
l’assessore comunale alla cultura, Lorenzo Fusco, la responsabile dell’Apc,
Rosa Giammarco, e il responsabile Enel dell’Aquila, Gianfranco Urbanelli.
Urbanelli ha sottolineato l’impegno dell’azienda per dare seguito a questa
esperienza. “Stiamo cercando già di reperire delle risorse per poter realizzare
i murales anche nelle altre cabine Enel” ha detto. L’idea dell’Apc è invece
quella di proporre l’esperienza, a livello regionale, “un’esperienza in grado
di coniugare” ha detto Giammarco, “cultura, valorizzazione dei personaggi di un
territorio e riqualificazione urbana”.


