“La scoperta, da parte della Finanza, di una
discarica di 2500
metri cubi di rifiuti pericolosi all'interno del Nucleo
Industriale di Sulmona, è la ulteriore riprova di come, non di rado, le aziende
che producono questo tipo di rifiuti, anzichè provvedere al loro regolare
smaltimento, trovano molto più
conveniente scaricarne costi e rischi
sull'ambiente, e quindi sulla salute dei cittadini” scrivono i comitati
sulmonesi per la salvaguardia dell’ambiente in una nota”.
“Il caso di Bussi è
uno dei più eclatanti ma purtroppo, in Italia, situazioni del genere se ne
contano a centinaia, con rifiuti tossici e pericolosi interrati o stoccati a
cielo aperto, inquinando in questo modo sia l'acqua potabile che l'aria che
respiriamo. Anche da noi abbiamo esempi che si trascinano da molti anni, come
la discarica illegale di S.Lucia).
Quello dello smaltimento
dei rifiuti di origine industriale è uno dei maggiori "business"
della nostra epoca. E intorno a questo gigantesco affare spesso si scoprono gli
interessi, altrettanto enormi, della malavita organizzata.
Ci chiediamo a chi possa essere venuta in mente l'idea di
trasformare Sulmona e la
Valle Peligna nella capitale regionale dei rifiuti
industriali, e come la classe politica dirigente, a livello
locale, anzichè vederne tutti i pericoli, possa parlare addirittura
di opportunità di sviluppo per il nostro territorio!
La piattaforma per lo
smaltimento dei rifiuti industriali, contenuta nella previsione dei Fondi Fas,
potrebbe aprire uno dei peggiori scenari per il nostro comprensorio, non solo
per i possibili e concreti danni all'ambiente e alla salute pubblica, ma anche
per le ripercussioni negative sulla nostra, sempre più debole, economia locale.
In primo luogo non riusciamo a capire (o
forse si capisce fin troppo bene) la logica secondo cui gli investimenti
produttivi vengono fatti altrove mentre a noi toccano...i rifiuti.
Evidentemente
chi comanda in Regione ci considera il Terzo Mondo d'Abruzzo, ma, vista la
classe politica che ci amministra, probabilmente non ha tutti i torti. Far
diventare il nostro territorio l'area di "eccellenza" per i rifiuti
industriali significherebbe che da noi potrebbe arrivare ogni tipo di
rifiuto, perchè nei residui di natura industriale c'è di tutto : metalli
pesanti, amianto, fanghi tossici, composti chimici di vario genere, sostanze
radioattive, medicinali scaduti eccetera.
Chi asserisce che non è così sa di mentire perchè nella
previsione sull'impiego dei Fondi FAS, proposta dalla Regione, non c'è alcun
limite alle varie tipologie di rifiuti industriali. Così come sa che la
"filiera" potrebbe chiudersi con un inceneritore, che infatti non è
affatto escluso dalla previsione.
L'affare lo farebbero
industriali senza scrupoli e imprese adibite al trasporto dei rifiuti, con
conseguenze molto serie sulla nostra salute. Per di più i Tir, come è noto,
inquinano molto di più delle auto (polveri sottili e non solo). E questo in un
contesto come la Conca
Peligna , già molto a rischio, come hanno dimostrato i medici
con i documenti da loro elaborati e diffusi.
E' molto probabile,
inoltre, che accanto al "business" ufficiale, nella nostra area si
svilupperebbe anche il mondo parallelo della criminalità organizzata. Con tutte
le ripercussioni facilmente immaginabili.
E' semplicemente folle
ritenere che un territorio che diventa attrattore di rifiuti industriali possa
nello stesso tempo attrarre imprese sane e compatibili con l'ambiente. Al
contrario, farebbe da apripista ad imprese dello stesso tipo come inceneritori,
cementifici e simili : (queste imprese ci ricordano qualcosa e
qualcuno?). Nello stesso tempo tali industrie, fortemente
impattanti, impedirebbero l'arrivo di imprese sane e soffocherebbero quelle
esistenti, che oggi possono fregiarsi dell'alta qualità ambientale del nostro
comprensorio.
Come abbiamo detto
lunedì, nell'incontro svoltosi in Comune, i Comitati sono disponibili a dare il
loro contributo per un modello di economia basato sulla sostenibilità
ambientale, compatibile con la vocazione naturale del nostro territorio. Ma ad una condizione : che venga cancellata dai Fondi FAS la
proposta della piattaforma per rifiuti industriali. Se così non dovesse essere
dai Comitati non potrà che venire una opposizione molto decisa contro un così
sciagurato progetto."