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venerdì 22 luglio 2011

RICORSO CRATERE, IL SINDACO "POLEMICA POLITICA"


SULMONA –  Nella polemica in merito al ricorso contro il cratere sismico interviene il sindaco Fabio Federico che spiega la situazione e usa dure parole contro il presidente della Comunità Montana Antonio Carrara, parlando di “polemica politica”. Scrive in una nota “A fronte di dichiarazioni chiare, nette ed inequivocabili quali quelle fatte dal Presidente della Regione Abruzzo, Dott. Giovanni Chiodi, in ordine alla sua posizione in merito al ricorso presentato avverso la sentenza del TAR Lazio sull’estensione del cratere sismico, c’è ancora chi continua imperterrito a diffondere notizie tendenziose o peggio ad emettere sentenze sulla persona o l’operato del Presidente della Giunta Regionale. Ho, più volte e personalmente, affrontato la questione del ricorso in oggetto direttamente con il Dott. Chiodi
che mi ha sincerato quale fosse la sua posizione e che gli atti conseguenti non sarebbero potuti muoversi che in linea di coerenza con quanto già espresso agli organi competenti ed ovvero che non avrebbe promosso il ricorso e che considerava opportuno e preferibile dare esecuzione alla pronuncia rinnovando l’istruttoria nel senso indicato dal TAR Lazio. Ed ancora ho avuto personalmente modo di prendere visione che quanto affermava trovava corresponsione negli atti ufficiali emessi e firmati  in qualità di Commissario Delegato per la Ricostruzione . Tutto il resto è pura fantasia. Mi meraviglio della posizione del Presidente della Comunità Montana Peligna, Dott. Antonio Carrara, che quale rappresentante Istituzionale del Nostro comprensorio, al di là di porsi un qualche dubbio, non si sia preoccupato di avere maggiore contezza sulla vicenda  o  di operare un approfondimento documentale nel merito della questione. Credo che in ragione di quanto sopra riportato appaia comprensibile che la polemica sia di natura squisitamente politica e stia assumendo una connotazione palesemente  strumentale per acquisire demagogicamente qualche consenso.
Tutto ciò contrasta con il ruolo istituzionale ricoperto ed anzi si qualifica come comportamento non volto alla tutela degli interessi generali , ma da generale di parte  perlatro con poche truppe al seguito (vedi congresso PD). Sarebbe opportuno, qualora desiderasse ergersi a capopopolo, dimettersi da Presidente a vita della Comunità Montana per dedicarsi ad un impegno politico dichiarato e di diverso tipo: poteva essere eletto  segretario del PD? Rispetto poi alle dichiarazioni dell’ex assessore provinciale Nannarone , desideriamo muovere una precisazione : crede sinceramente  di aver voluto bene alla Valle Peligna? Pensiamo di No, visti gli ultimi risultati elettorali che hanno visto lei e la sua amata Presidente sonoramente bocciata dagli elettori. Definire bugiardo il Presidente Chiodi , ha poi del risibile . Il Presidente non ha mai nascosto le difficoltà e le necessità di compiere scelte difficili per garantire un futuro migliore all’Abruzzo  al contrario del Governo Provinciale, di cui l’Avv. Nannarone faceva parte, che di promesse e mirabolante futuro hanno condito sei anni di amministrazione con il risultato che  tanto  la città di Sulmona quanto l’intera Provincia dell’Aquila hanno  smesso di crederle da tempo.

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