
4a TAPPA: SAN GEMINI – CHIETI (243 Km)La Tirreno – Adriatico entrerà nel vivo dopo aver lasciato la Toscana e aver traslocato armi e bagagli, con un trasferimento di quasi 270 Km, tra i verdi colli umbri. Da San Gemini, altra celebre località di cure termali, prenderà il via una delle frazioni più esigenti di questa edizione. Non sarà la più tosta, prevista per domani e strategicamente collocato in un giorno festivo, ma la più chilometrica, resa ardua negli ultimi 70 Km da una serie di “saccagnate” che potrebbero lasciar stordito il gruppo e che ricorderanno a molti il muro di Montelupone, anche se le inclinazioni da affrontare non saranno molto prolungate. Nella marcia di avvicinamento al gran finale si taglierà nel mezzo la catena appenninica, andando ad attraversare le terre sconvolte dal sisma del 6 aprile 2009. Infatti, dopo aver scavalcalto il primo dei tre GPM di giornata, la facile ascesa verso i quasi 1000 metri della Sella di Corno, si scenderà nella conca aquilana, dove un traguardo volante anticiperà il più succulento arrivo del Giro d’Italia, previsto due mesi più tardi.
I momenti più interessanti di questa giornata li vivremo quando, superato anche il GPM di Pretoro, la corsa giungerà a Chieti e affronterà per due volte l’ascesa verso l’antica Teate. Salendo in città dalla valle dell’Alento, la prima scalata finirà alle spalle del centro storico, superati 2300 di strada all’8% medio, con due rasoiate all’11% che, comunque, saranno un nulla rispetto a quanto si incontrerà 12 Km più avanti, dopo esser scesi nella zona industriale e quindi risaliti dalla “Colonnetta”, classica via d’accesso alla città, teatro delle fasi conclusive della seconda tappa del Giro d’Italia del 1909, la prima edizione della corsa rosa, vinta da Giovanni Cuniolo sul futuro vincitore assoluto Luigi Ganna. Si tratta di una difficoltà abbastanza abbordabile e anche per questo gli organizzatori hanno introdotto una piccola variante al tratto finale, che aggirerà gli ultimi 600 metri dell’ascesa incanalando il gruppo sul muro di Via De Turre, uno strappo di 300 scoscesi metri (media del 15,2%, massima del 19%) al termine del quale si affronterà l’ultimo gran premio della montagna. Il traguardo, infatti, non sarà al termine dell’ascesa ma 3,3 Km più avanti, percorso un tratto in quota che riproporrà, nel chilometro conclusivo, un’altra stilettata a due cifre, poco prima di giungere nella centralissima Piazza Trento e Trieste e d’imboccare il rettilineo d’arrivo, pavimentato in lastre di granito, di Corso Marrucino, la via dello “struscio” dei teatini.
RITROVO DI PARTENZA: Piazza San Francesco
VIA VOLANTE: ore 10.10, Via Ternana (SS 79)
MEDIE PREVISTE: 35 – 39 Km orari
TRAGUARDI VOLANTI: L’Aquila – Viale della Croce Rossa (Km 106) tra le 12.53 e le 13.11; Bucchianico (Km 220,7) tra le 15.49 e le 16.28
ZONA RIFORNIMENTO: Poggio Picenze (Km 120-123)
GPM: Sella di Corno (990m – 13,9 Km al 3,6% – dopo 86,2 Km) tra le 12.22 e le 12.37; Pretoro (725m – 10,1 Km al 4,4% – dopo 201,2 Km) tra le 15.19 e le 15.54; Chieti – Via De Turre / innesto Via Madonna degli Angeli (309m – 3,9 Km al 6,7% – dopo 239,7 Km) tra le 16.18 e le 17.00
ARRIVO: a Chieti, Corso Marrucino, tra le 16.23 e le 17.06