Intorno ai due fratelli aquilani si sono stretti tantissimi amici e appassionati curiosi di seguire le loro gesta in terra araba a bordo di questo Optimus MDRallye, di fattura francese e di nome MonnaLisa. Un due ruote motrici, un buggy aggressivo e performante: “Abbiamo scelto un 2 ruote motrici – spiega Silvio Totani, il pilota – perché volevamo finalmente affrontare la Dakar con un mezzo ufficiale e di alto livello, ma sapevamo perfettamente che le nostre risorse economiche non ci avrebbero mai permesso di avvicinarci a un 4 ruote motrici.
Questo nuovo mezzo che abbiamo ripetutamente provato in diverse occasioni ci piace moltissimo e credo che sarà una bella sfida per noi correre in Arabia Saudita con un buggy. Dobbiamo solo prenderci la mano e lo faremo intanto allo shakedown previsto per il 31 dicembre e poi nel corso delle prime due o tre tappe”. Tito Totani, il navigatore, ugualmente dovrà imparare a mantenere il passo di una vettura più veloce e performante e i primi giorni gli serviranno per padroneggiare un cruscotto e una strumentazione di altissimo livello.
Impossibile non parlare di gomme e di forature visto che per la prima volta la Dakar ha previsto, in ben 4 tappe, dei pit stop per le assistenze, proprio per aiutare gli equipaggi in gara con le forature “Si annuncia una Dakar piena di sassi e sappiamo che si potrà bucare facilmente – ammette Tito – ma noi dovremo stare attenti, più degli altri a non forare, dovremo guidare con moltissima attenzione per cercare di battere gli avversari proprio su questo. Meno ci fermiamo per cambiare una gomma e prima arriviamo a fine tappa. E poi – scherza – so già che mi dovrò cambiare la gomma da solo, senza l’aiuto di mio fratello, quindi meglio forare il meno possibile”.
Nessun commento:
Posta un commento