ROMA - "Nella Gazzetta Ufficiale n.302 del 29 dicembre, è stato pubblicato il DL n. 212 del 29 dicembre, entrato in vigore il 30 dicembre, con le ultime novità sul Superbonus 110%
Il contenuto del decreto
A) Non è prevista alcuna proroga del beneficio oltre il termine del 31 dicembre 2023, ma si autorizza l'erogazione di un contributo, che sarà erogato dall’Agenzia delle entrate, in favore di soggetti che eseguono gli interventi agevolati sulle parti comuni di edifici in condominio, purché si verifichino le seguenti condizioni:
1.Le spese siano sostenute nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2024 e il 31 ottobre 2024
2. Alla data del 31 dicembre 2023 i lavori devono aver raggiunto uno stato di avanzamento di almeno il 60% dell'intervento complessivo. 3. Il contributo e riconosciuto esclusivamente in favore dei soggetti che hanno un reddito di riferimento non superiore a 15.000 euro, considerando il reddito complessivo familiare, calcolato sulla base del numero di componenti il nucleo applicando il c.d. quoziente familiare. Il contributo non rileva ai fini dell’imposta sul reddito.
Il tutto sta a significare che chi ha diritto al contributo non dovrà così farsi carico della riduzione del beneficio dal 110 al 70 per cento pur concludendo l'intervento entro il 31 ottobre 2024. Il requisito reddituale non si applica se nel nucleo familiare del contribuente è presente un soggetto disabile, ai sensi della legge 104/1992
B) Sanatoria per chi non ha completato gli interventi
E’ prevista anche una sanatoria per coloro che non sono riusciti a completare gli interventi. I contribuenti che hanno fruito della cessione del credito o dello sconto in fattura sulla base di SAL fino al 31 dicembre 2023 non subiranno il recupero delle agevolazioni per la quota parte di lavori eseguiti entro la fine dell'anno nel caso di mancata ultimazione dei lavori. Ciò anche nel caso in cui i lavori non completati non abbiano determinato il miglioramento di due classi energetiche. Tuttavia, vengono recuperate le agevolazioni se viene accertata la mancanza di altri requisiti
C) Interventi effettuati nei comuni dei territori colpiti da eventi sismici.
Dal 1° gennaio 2024 è ancora possibile optare per la cessione del credito e lo sconto in fattura per gli interventi, che comportano la demolizione e ricostruzione e per i quali, prima della entrata in vigore del decreto legge, sia stato presentata la richiesta del titolo abilitativo per l’esecuzione dei lavori. Per le spese che saranno effettuate dopo il 30 dicembre 2023 è prevista la stipula di apposita polizza.
D) Infine, l’art.3 del decreto detta disposizioni per la revisione della disciplina sulle detrazioni fiscali per l’eliminazione delle barriere architettoniche
Si tenga presente che si tratta di un decreto legge e non è escluso che una proroga, sia pure condizionata del beneficio, possa intervenire in sede di conversione.
Resta la mancata risoluzione del problema dei crediti incagliati sui quali il Governo non è intervenuto. Italia Oggi riferisce che in Abruzzo ci sono 500 milioni di crediti bloccati e sono solo 10 milioni quelli che potranno essere sbloccati grazie alla legge regionale recentemente approvata".F.S.
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