“Noi abbiamo fatto mettere a verbale il nostro dissenso e la nostra sfiducia verso una sperimentazione che non porterà vantaggi per la salute de cittadini. Nessun documento afferma il contrario”- interviene il consigliere comunale di minoranza, Salvatore Esposito, che non ha condiviso il metodo adottato dalla maggioranza. “Su un tema come questo o dici si o dici no senza riserve”- conclude il consigliere della Lega. “La minoranza, probabilmente per difficoltà tecniche, non riusciva a capire la differenza tra delibera e ordine del giorno. Alle fine è passato solo il nostro documento”- ribatte il sindaco, Cristian Colasante che aggiunge: “abbiamo inteso adottare tutte le iniziative a difesa della salute dei cittadini, attivarci per una moratoria e scrivere agli enti preposti per evitare ogni tipo di strumentalizzazione sul nome di Introdacqua”. Già la scorsa estate il comitato “Stop 5G” aveva fatto l’elenco delle perplessità, in particolare si era detto preoccupato sulla fitta rete di micro antenne oltre alla tecnologia satellitare di supporto, ma anche sull’aumento dell’esposizione della popolazione a campi elettromagnetici a radiofrequenza fino ai 26 GHz, facendo notare che è dimostrato da innumerevoli studi scientifici la correlazione tra radiazioni RF ed effetti dannosi sulla salute e sull’ambiente. Il dibattito è andato avanti per evitare un no a prescindere visto che Introdacqua è uno dei comuni selezionati per ridurre il divario digitale. Alla fine è passata la linea del no per la salvaguardia della salute e delle istanze dei cittadini.
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lunedì 4 novembre 2019
STOP 5G A INTRODACQUA, IN CONSIGLIO COMUNALE PASSA UN ORDINE DEL GIORNO
INTRODACQUA - A Introdacqua si è votato un ordine del giorno in cui si impegna il sindaco e la maggioranza a mettere in campo tutte le azioni necessarie per tutelare la salute dei cittadini ed attivarsi per una moratoria al 5g.Il documento è stato votato solo dalla maggioranza.Impegnare il sindaco e la Giunta Comunale a mettere in atto tutte le azioni necessarie per la tutela della salute dei cittadini, attivarsi per una moratoria e scrivere formalmente agli enti preposti, chiedendo tutte le delucidazioni del caso.E’ quanto deciso dall’assise civica di Introdacqua che si è detta contraria al 5g con un ordine del giorno approvato con i voti della maggioranza. Il Consiglio comunale straordinario era stato richiesto dalla minoranza e alla fine si è trovata la quadra su un tema di stretta attualità anche se l’ordine del giorno, il documento approvato e recepito dal Consiglio, è stato votato solo dalla maggioranza consiliare.
“Noi abbiamo fatto mettere a verbale il nostro dissenso e la nostra sfiducia verso una sperimentazione che non porterà vantaggi per la salute de cittadini. Nessun documento afferma il contrario”- interviene il consigliere comunale di minoranza, Salvatore Esposito, che non ha condiviso il metodo adottato dalla maggioranza. “Su un tema come questo o dici si o dici no senza riserve”- conclude il consigliere della Lega. “La minoranza, probabilmente per difficoltà tecniche, non riusciva a capire la differenza tra delibera e ordine del giorno. Alle fine è passato solo il nostro documento”- ribatte il sindaco, Cristian Colasante che aggiunge: “abbiamo inteso adottare tutte le iniziative a difesa della salute dei cittadini, attivarci per una moratoria e scrivere agli enti preposti per evitare ogni tipo di strumentalizzazione sul nome di Introdacqua”. Già la scorsa estate il comitato “Stop 5G” aveva fatto l’elenco delle perplessità, in particolare si era detto preoccupato sulla fitta rete di micro antenne oltre alla tecnologia satellitare di supporto, ma anche sull’aumento dell’esposizione della popolazione a campi elettromagnetici a radiofrequenza fino ai 26 GHz, facendo notare che è dimostrato da innumerevoli studi scientifici la correlazione tra radiazioni RF ed effetti dannosi sulla salute e sull’ambiente. Il dibattito è andato avanti per evitare un no a prescindere visto che Introdacqua è uno dei comuni selezionati per ridurre il divario digitale. Alla fine è passata la linea del no per la salvaguardia della salute e delle istanze dei cittadini.
“Noi abbiamo fatto mettere a verbale il nostro dissenso e la nostra sfiducia verso una sperimentazione che non porterà vantaggi per la salute de cittadini. Nessun documento afferma il contrario”- interviene il consigliere comunale di minoranza, Salvatore Esposito, che non ha condiviso il metodo adottato dalla maggioranza. “Su un tema come questo o dici si o dici no senza riserve”- conclude il consigliere della Lega. “La minoranza, probabilmente per difficoltà tecniche, non riusciva a capire la differenza tra delibera e ordine del giorno. Alle fine è passato solo il nostro documento”- ribatte il sindaco, Cristian Colasante che aggiunge: “abbiamo inteso adottare tutte le iniziative a difesa della salute dei cittadini, attivarci per una moratoria e scrivere agli enti preposti per evitare ogni tipo di strumentalizzazione sul nome di Introdacqua”. Già la scorsa estate il comitato “Stop 5G” aveva fatto l’elenco delle perplessità, in particolare si era detto preoccupato sulla fitta rete di micro antenne oltre alla tecnologia satellitare di supporto, ma anche sull’aumento dell’esposizione della popolazione a campi elettromagnetici a radiofrequenza fino ai 26 GHz, facendo notare che è dimostrato da innumerevoli studi scientifici la correlazione tra radiazioni RF ed effetti dannosi sulla salute e sull’ambiente. Il dibattito è andato avanti per evitare un no a prescindere visto che Introdacqua è uno dei comuni selezionati per ridurre il divario digitale. Alla fine è passata la linea del no per la salvaguardia della salute e delle istanze dei cittadini.
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