SULMONA - Si è svolta il 2 novembre, la Cerimonia di commemorazione dei caduti di tutte le guerre e su tutti i fronti presso il Sacello Militare di Santa Maria degli Angeli a Badia di Sulmona.“La nostra vita, il nostro passaggio sulla terra non ha senso se non lasciamo un ricordo nel cuore delle persone: il prendersi cura di sé e degli altri deve essere l’impegno principale per ciascuno di noi e questi giovani soldati, che vogliamo qui ricordare, saranno sempre vivi nella nostra memoria perché con il loro sacrificio ci hanno permesso, oggi, di vivere nella libertà e nella democrazia”, queste le parole dell’ufficiale dei Carabinieri, Donato Agostinelli, custode dal 2010 del Sacello militare di Santa Maria degli Angeli a Badia di Sulmona.
Agostinelli, Delegato Provinciale di L’Aquila dell’Istituto Nazionale per la Guardia d’Onore Alle Reali Tombe del Pantheon, ogni anno, nel suo discorso,
riesce a rendere particolarmente toccante e coinvolgente la consueta Cerimonia di commemorazione dei caduti di tutte le guerre e su tutti i fronti.
La cerimonia, che quest’anno è caduta il 2 novembre, giorno di commemorazione dei defunti, si è svolta all’aperto dinanzi alla chiesetta, divenuta ormai luogo della memoria insieme al vicino Campo 78, con l’alzabandiera sulle note dell’Inno Nazionale e gli onori ai caduti, con la deposizione, da parte di due Carabinieri, di una corona di alloro sull’altare del Sacello. Nel corso della cerimonia, il Presidente della Sezione Bersaglieri di Sulmona, Tenente Alessandro PULIZZOTTO, ha letto la preghiera per i caduti.
La messa è stata officiata dal parroco don Andrea Accivile che, nella sua omelia, ha invitato a riflettere sulla beatitudine eterna, sottolineando che per giungere in Paradiso bisogna passare attraverso la croce di Cristo per raggiungere la pace del cuore, e ha ricordato come la morte sia una porta tra la terra e il cielo.
Nutrita la partecipazione della popolazione che Agostinelli ha voluto ringraziare insieme ai numerosi volontari della Badia i quali, oltre ad occuparsi della manutenzione di strade, aiuole e giardini in una vasta area delle frazioni, collaborano con lui alla cura del Sacello militare. Un caloroso saluto è stato rivolto alle autorità intervenute: Dott. Claudio Mastrogiuseppe Dirigente Superiore del Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e Difesa Civile del Ministero dell’Interno; Generale di Brigata della Guardia di Finanza Michele Di Cesare in rappresentanza della Sezione A.N.F.I. di Sulmona; Dott. Nino Paolilli scrittore e giornalista di Sulmona, Maresciallo Maggiore Luigi Cesidio LUCENTE Comandante della Stazione Carabinieri di Sulmona; Sost. Commissario Antonio Latino in rappresentanza della Casa di Reclusione di Sulmona; Isp. Sup. Giuseppe NINU presidente dell'International Police Association di Sulmona, Sovrintendente Capo Mauro NARDELLA, Vicesegretario generale della UIL PA Polizia Penitenziaria di Sulmona e le Associazioni Combattentistiche e d’Arma di Sulmona.
Un sentito ringraziamento è stato, inoltre, tributato da Agostinelli alla signora Italia Mastripieri, nipote di Dante Patana, e alla signora Paola, figlia del Prof. Del Basso Orsini. Dante Patana è stato presidente della Sezione Combattenti dei Bersaglieri della Badia e Guardia d’Onore del Pantheon. Per primo, nel 1928, esternò la volontà di restaurare l’antica chiesetta, la cui originaria costruzione, che risalirebbe al 1294, pare sia stata voluta da Celestino V. In seguito alla morte dell’Alpino Filippo Freda, iniziarono i lavori di ricostruzione della chiesa ormai diruta grazie al Professor Del Basso Orsini, coadiuvato dai componenti della Sezione Combattenti, da altri benefattori e dalla popolazione locale che partecipò con grande sacrificio, donando quel poco che aveva in termini economici e mettendo a disposizione la propria manovalanza quando non aveva niente altro da offrire. I fondi furono raccolti anche presso la popolazione dei centri limitrofi, Sulmona, Pacentro, Campo di Giove, Roccaraso, Castel di Sangro, fino ad arrivare ad Avezzano, Celano, Pescina, perché l’edificio prevedeva un costo di 4.500 lire, cifra notevole per quel tempo.
Agostinelli ha voluto dare lettura di tutti coloro che hanno contribuito ai lavori di restauro del Sacello militare. Nel suo discorso ha, inoltre, ricordato come anche gli alpini originari della Badia, che al tempo combattevano in Africa, abbiano contribuito al restauro inviando le poche lire che guadagnavano con l’amara consapevolezza che questa chiesa, un domani, sarebbe stata il luogo della memoria del loro sacrificio. Tra questi anche Filippo Freda, caduto al fronte il 27 febbraio 1936, del quale è stata letta, da parte del Sovrintendente Mauro Nardella, della polizia penitenziaria, la struggente lettera scritta alla madre il giorno prima di morire nella quale egli esprime il presagio della sua morte ma nello stesso tempo la consapevolezza di tributare il suo estremo sacrificio alla Patria.
È per il sacrificio di giovani come Filippo Freda, sottolinea Agostinelli, che è un nostro dovere ogni anno ricordare i soldati morti sul campo di battaglia promuovendone il ricordo soprattutto presso le nuove generazioni. A tal proposito ricorda vari progetti didattici da lui promossi negli anni precedenti che hanno coinvolto gli studenti del territorio al fine di sensibilizzarli allo studio della storia locale e al culto del ricordo dei caduti, perché i ragazzi, aggiunge, sono come delle “spugne” e assorbono tutto, il bene e il male, e gli adulti hanno una grande responsabilità nella loro formazione.
Durante la cerimonia Agostinelli ha voluto consegnare un Attestato di benemerenza al dott. Mario Salzano, in riconoscimento del suo impegno come storico e per la sua sensibilità nella divulgazione presso i giovani di quei valori profondi di libertà e democrazia che contribuiscono a rendere vivi i luoghi della memoria, come il Sacello Militare e il vicino Campo 78 di Fonte d’Amore.
Un riconoscimento è stato tributato anche al signor Mario D’Amato per aver contribuito, con impegno e dedizione, alla cura e alla manutenzione del Sacello, confermando l’attaccamento della popolazione locale a questo luogo sacro della memoria.
Ricorda infine gli appuntamenti dei Convegni promossi dall’Associazione “Vittime del Dovere”, il 7 all’Aquila e l’8 a Sulmona, che quest’anno saranno dedicati al ricordo dei quattro Carabinieri deceduti nell’adempimento del loro dovere.
Infine ringrazia il coro della locale parrocchia che ha animato la celebrazione della Santa Messa.
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