SULMONA - Non si è fatta attendere la risposta da parte della Senatrice Di Girolamo sul caso dell'agente quasi ammazzato per mano di un ergastolano calabrese.
La stessa si è subito prodigata per cercare di risolvere il problema facendo perno innanzitutto sulla sua capacità umana.-Non ha mezzi termini il sindacalista della Uil Mauro Nardella per definire il ruolo della Senatrice nell'intricata vicenda del poliziotto Andrea Paglieta vilmente aggredito un anno fa da un detenuto ndranghetista-La sensibilità mostrata e l'impegno intrapreso vorremmo non passassero inosservati.Vale la pena ricordare che fu proprio Gabriella Di Girolamo l'unica interlocutrice parlamentare, unitamente al ministro Bonafede, a volersi prendere cura del caso e a rendersi conto delle condizioni dello sfortunato poliziotto.
Lei lo ha fatto tra l'altro recandosi di persona presso il reparto di Chirurgia dell'ospedale cittadino subito dopo l'accaduto.-Sottolinea Nardella-La coerenza va sempre premiata ed è per questo che la Uil nella mia persona si dice grata alla senatrice per l'interesse mostrato e per la cura con la quale ha voluto affrontare la questione. Ora abbiamo qualche speranza in più per vedere riconosciuta ad Andrea la più idonea delle allocazioni nell'ambito della professione che si spera torni presto a praticare. -Conclude il sindacalista Uil-
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