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lunedì 18 febbraio 2019

CENTRO ANZIANI SAN VENANZIO RAIANO: "FACCIAMO UN PO’ DI CHIAREZZA"

RAIANO - "Con lettera del  3 gennaio scorso, la Fondazione Paolo VI informa i Sindacati di voler “cedere la gestione del predetto Centro Soggiorno per Anziani San Venanzio”,  attraverso il trasferimento di ramo d’azienda con decorrenza dal 1° febbraio 2019.
Ci rifiutiamo di credere che la Fondazione attivi e concretizzi un percorso simile, con scadenza e soluzioni già individuate, senza preventivamente informare e avere l’assenso dell’Amministrazione Comunale.C’è voluta la nostra richiesta di convocazione del Consiglio Comunale inoltrata al Sindaco il 24 gennaio scorso, con relativo conseguente comunicato stampa, per aprire una discussione pubblica e per far sospendere l’iter da parte della Fondazione Paolo VI.
Il nostro Gruppo consapevole della delicatezza e importanza della problematica non ha preconcetti o preclusioni di alcun genere; quello che pretendiamo è il rispetto delle regole, del Contratto e degli obblighi giuridici che ne derivano, oltre a ricondurre a trasparenza il tutto.
Non è tollerabile che una problematica così importante si gestisca in maniera sotterranea, non è giustificabile che “alcuni”, senza apposite deliberazioni consiliari o giuntali comunali, possano decidere di annullare quanto stabilito da un Contratto firmato dall’Ente Comune e dalla Fondazione, con precisi obblighi da parte di quest’ultima per i 90 anni della durata della Concessione avuta a seguito di una regolare gara europea.
 Fondazione che non può, dopo anni di gestione e recupero dei propri investimenti, decidere di punto in bianco di cedere le attività di cura degli anziani e lasciare a sé solo quelle della riabilitazione poiché accreditate e finanziate dalla Regione. Di seguito riportiamo la dichiarazione rilasciata dal nostro gruppo nel Consiglio Comunale del 14 febbraio.“Il nostro Gruppo Consiliare, a fronte della volontà della Fondazione Paolo VI di cedere, ricorrendo alla “cessione di ramo d’azienda”, le attività di accoglienza e cura degli anziani autosufficienti e non, che attualmente gestisce nel Centro San Venanzio di Raiano, lasciando a sè la gestione delle sole attività di riabilitazione come da accreditamento regionale, ritiene quanto segue.
PREMESSO che:
⦁    La Fondazione Paolo VI, a quel che ci risulta, a seguito di un lungo e articolato procedimento amministrativo, a conclusione di una Gara di Appalto europea, ottenne l’affidamento per la gestione della struttura di proprietà comunale, per una durata di 90 anni;
⦁    L’affidamento, a conclusione della gara, è stato formalizzato dalla stipula di un “Contratto di concessione del centro socio-sanitario-assistenziale”, sottoscritto dalle parti, a seguito di deliberazioni del Consiglio e della Giunta Municipale di allora.
CONSIDERATO che:
⦁    Il Capitolato d’oneri, posto a base della Gara europea e parte integrante del “Contratto di concessione”, all’Art.2 – Natura dei servizi, recita testualmente; punto 1)“Tutti i servizi oggetto dell’appalto sono considerati ad ogni effetto di pubblico interesse e come tali non potranno essere sospesi o abbandonati; punto 2) In caso di sospensione od abbandono sostanziale dei servizi, salvo i casi di forza maggiore, il Comune di Raiano si rivale sul concessionario per l’esecuzione di ufficio a danno e spese dell’inadempiente;
⦁    L’Art. 9, sempre del Capitolato d’oneri, al punto 1), recita “E’ vietata in modo assoluto la cessione dell’appalto a qualsiasi titolo, anche sotto forma di sub-appalto, pena la risoluzione immediata dal contratto con l’applicazione del successivo articolo 10”. Sottolineiamo il concetto “a qualsiasi titolo;

PREOCCUPATO per l’improvviso abbandono da parte della Fondazione dell’ attività relativa all’accoglienza degli anziani, che rende incerto il futuro sia del servizio stesso sia dei lavoratori attualmente occupati;

NON CONDIVIDENDO la rottura di un impegno assunto dalla Fondazione a conclusione di una Gara di Appalto europea per una gestione della durata di 90 anni;

CONSAPEVOLE dell’importanza assunta in questi ultimi anni dal Centro San Venanzio in direzione dell’assistenza alla popolazione anziana autosufficiente e non, oltre all’attività di riabilitazione, finalità sociali da mantenersi e svilupparsi nei prossimi anni  anche attraverso innovazioni o integrazioni di servizi che possono migliorare i risultati economici e gestionali;

INVITA l’Amministrazione Comunale, nel rispetto di quanto previsto dal “Contratto di concessione” stipulato dalle parti, ad opporsi fermamente, nei modi e nelle forme previste dalle norme, alla volontà di abbandono e di non rispetto degli impegni assunti dalla Fondazione Paolo VI;

RITIENE che, invece dell’abbandono dei servizi, al fine di salvaguardare e incrementare gli attuali livelli occupazionali, la Fondazione Paolo VI, supportata dall’Amministrazione Comunale e dalla comunità locale, dovrebbe perseguire l’obiettivo di ottenere da parte della Regione il riconoscimento e l’accreditamento per la costituzione di una Residenza Sanitaria per Anziani, come già tentato in passato, considerato che la Valle Peligna è priva di una struttura simile”.

Il Gruppo Consiliare “Raiano che Vogliamo”  




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