SULMONA - “La UIL FPL e la UIL medici Territoriale, attraverso i suoi rappresentanti Marcello Ferretti della Segreteria Provinciale e il Dr. Mauro Gabrielli Segretario Territoriale medici, ritengono indispensabile e non più procrastinabile mettere in atto una PROGRAMMAZIONE SANITARIA in grado di specializzare e caratterizzare la struttura ospedaliera Peligna. Oggi sempre di più la sanità non è concepita solo come risposta ai bisogni di salute dei cittadini, ma inserita in una logica di mercato in cui il numero
e la qualità delle prestazioni determina la sopravvivenza dei servizi erogati ai cittadini. Diventa quindi necessario investire in risorse umane, professionali ed innovazione tecnologica al fine di garantire alti standard di qualità assistenziale”Nello scorso Consiglio Comunale di Sulmona, tenutosi alla presenza del Direttore ASL Rinaldo Tordera, si è parlato di diverse tematiche tra cui la classificazione della rete ospedaliera e i Bassi Tassi di occupazione dei posti letto.
Per ciò che concerne la classificazione del nostro ospedale, la UIL FPL territoriale ,si è sempre espressa a favore di un percorso condiviso con tutte le istituzioni del centro Abruzzo, al fine di addivenire ad una proposta unitaria di offerta sanitaria territoriale capace di assolvere ai bisogni di salute dei cittadini .
Siamo sempre stati convinti che non può esistere un ospedale di 1 livello senza che vi sia un’azione UNITARIA DELLA POLITICA DI TUTTO IL TERRITORIO, CHE VA DALL’ATO SANGRO fino all’ALTA VAL PESCARA.
Senza questo percorso, urlare rivendicare un primo livello ha soltanto una valenza mediatica e nessuna opportunità di realizzazione concreta.
Invitiamo tutti i sindaci del territorio a chiedere in maniera chiara e univoca la realizzazione di un presidio di 1 livello che sia l’ospedale dei cittadini di tutto il centro Abruzzo.
Le motivazioni alla base della necessità di realizzare una struttura di 1 livello non sono di carattere campanilistico, ma oggettivamente degne di considerazione, da parte di chi ha il dovere di occuparsi della cosa pubblica.
Ricordiamo che il centro Abruzzo attualmente ha le seguenti peculiarità
⦁ non ha presidi assistenziali di alta specializzazione (stroke Unit, Emodinamica, chirurgia toracica, Vascolare, radiologia interventistica)
⦁ L’orografia del Territorio non permette per gran parte dell’anno di avere dei collegamenti rapidi con le strutture Ospedaliere maggiori)
⦁ Il nostro Territorio ha il massimo grado di Sismicità pari al coefficiente 1 che impone una struttura sanitaria in grado di reagire alle grandi emergenze
⦁ Lo svantaggio socio economico tra i più importanti della regione Abruzzo, che sommato alla riduzione dei servizi erogati porterà in maniera rapida alla desertificazione del comprensorio montano.
Per ciò che concerne i bassi tassi di occupazione dei posti letto , già denunciati dallo scrivente nel 2013, è importante ricordare che questi numeri si sono costruiti nel corso degli anni non a causa della scarsa convinzione dei professionisti che operano nel Presidio Ospedaliero, ma a causa di politiche errate che hanno ridotto sempre di più gli investimenti necessari su tecnologie e risorse umane.
Un esempio eclatante è dato dalla U.O.C. di Ortopedia di Sulmona, dove l’ alta professionalità dell’ Equipe diretta dal Direttore Dr. Lino Cavasinni oltre a determinare mobilità attiva per l’intera Asl, ha creato nel corso degli anni una filiera riabilitativa con la Clinica San Raffaele in grado di attrarre l’utenza anche da fuori regione.
Inoltre ricordiamo che in questa unità operativa non vi è un basso tasso di utilizzo dei posti letto, ne consegue che l’unico modo per creare un indotto positivo per la Struttura Ospedaliera è investire sulla professionalità dei ruoli apicali.
Vogliamo ricordare che è palpabile il disastro imminente che colpirà il nostro presidio e di concerto la nostra zona per il decremento delle figure professionali mediche e del comparto.
Diventa e diventerà sempre più difficile la copertura dei turni nelle 24 ore, pena l’utilizzo di personale al disotto delle dotazioni organiche previste dalla legge con turni massacranti e continui..
La UIL FPL TERRITORIALE ritiene opportuno mettere in atto le seguenti misure urgenti al fine di evitare il collasso del sistema:
⦁ ricoprire nel più breve tempo possibile le unità mediche e non mediche mancanti al fine di rispettare le Direttive Europee in materia di giusto riposo,
⦁ affidare le strutture complesse e semplici dipartimentali a figure con indiscussa capacità professionale secondo le normative vigenti,
⦁ espletare avvisi pubblici di durata almeno annuale,
⦁ espletamento dei concorsi delle figure apicali del comparto,
⦁ implementazione della medicina del territorio e distrettuale al fine di alleggerire il carico di lavoro sul Pronto Soccorso Ospedaliero e su tutte unità operative del Presidio ,
⦁ considerare l’area peligna come area di primo livello sismico e come tale organizzare al meglio l’area dell’emergenza sul territorio e la rete dell’emergenza e urgenza ospedaliera.
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