Il direttore di Radiologia, Mariani: “Lavoriamo senza sosta e, solo per lo screening della mammella, abbiamo compiuto 2.500 esami in un anno. Nei primi 4 mesi dell’anno corrente, abbiamo avviato, ex novo, l’ecodoppler vascolare e il dental scan di ultima generazione”
SULMONA – “Tutti gli esami radiografici, dalla Tac all’ecodoppler vascolare, non hanno mai subito uno stop, neppure per un giorno, e solo il test della colonna vertebrale, garantito dall’ospedale di Castel di Sangro e con richieste che non superano una prestazione al mese, non viene attualmente eseguito a Sulmona per rottura del macchinario”
Lo precisa il Manager della Asl, Rinaldo Tordera, smentendo così in modo netto e categorico la notizia di uno stop di due mesi dell’attività radiologica all’ospedale di Sulmona.
Alle dichiarazioni del Manager si aggiungono quelle del direttore del servizio di radiologia di Sulmona, Rinaldo Mariani.
“Il nostro reparto”, afferma Mariani, “non ha mai interrotto le prestazioni che riguardano la Tac e tutte le altre di carattere radiologico, comprese quelle relative allo screening al seno che in un anno hanno toccato quota 2.500. Devo quindi smentire in modo perentorio la notizia della sospensione degli esami che rientrano nella nostra attività. L’unica prestazione che, al momento è ferma, per rottura del macchinario, è quella per fare l’ortostatismo, in parole semplici l’esame completo della colonna vertebrale. Le richieste degli utenti di questo accertamento non raggiungono neppure il numero di 2 al mese e comunque voglio ricordare che tale esame viene garantito senza problemi dall’ospedale di Castel di Sangro. Va peraltro precisato che, a differenza di quanto riportato dagli organi di stampa, a Sulmona non c’è attualmente la risonanza magnetica”
Nei mesi scorsi l’ospedale di Sulmona ha dato un forte impulso alla radiologia, attivando servizi ex novo e acquisendo la disponibilità di attrezzature digitali.
“Nel presidio peligno, nel gennaio scorso, abbiamo avviato”, dichiara Mariani, “l’ecodoppler vascolare e, nello scorso aprile, il Dentalscan, esame che consente di effettuare ricostruzione in digitale e in alta definizione delle ossa mandibolo-mascellari. E’ tra i pochi macchinari oggi in circolazione in grado di ridurre di dieci volte l’emissione dei raggi della Tac con cui in precedenza si effettuava l’accertamento. Nell’ambito della complessiva attività di radiologia ha una notevole rilevanza lo screening della mammella che, in 5 giorni di lavoro a settimana, registra una media giornaliera di 15 esami: un ritmo di lavoro non indifferente che ci consente di fare prevenzione nel tumore alla mammella in una zona purtroppo ad alta incidenza”
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