SULMONA - É stato eseguito, ieri, dal personale del Commissariato di Sulmona un ordine di espiazione di pena detentiva ai domiciliari emesso dalla Procura della Repubblica di Fermo a seguito di una sentenza che vedeva coinvolto un cinquantenne domiciliato a Sulmona che doveva scontare altri sei mesi di reclusione. L’uomo è stato condannato per detenzione illegale di arma comune da sparo, reato commesso nel 2007 a Grottammare.
In ottemperanza alla Legge 85 del 2009, entrata in vigore lo scorso 10 giugno, l’uomo è stato sottoposto dal personale della Polizia Scientifica del Commissariato di Sulmona al prelievo del DNA, tramite apposito tampone con il quale è stato prelevato un campione di mucosa orale che verrà inviato al Laboratorio centrale che si trova presso il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria per essere analizzato. I risultati saranno poi trasmessi alla Banca Dati Nazionale che si trova presso il Ministero dell'Interno, Dipartimento della Pubblica Sicurezza. Si tratta del primo prelievo effettuato dalla Polizia di Stato in provincia dell’Aquila. Il Dna, secondo la normativa vigente, viene prelevato a cinque categorie di persone: a chi viene arrestato in flagranza o sottoposto a fermo; a chi si trova in custodia cautelare in carcere o agli arresti domiciliari; i detenuti condannati in via definitiva; a chi è destinatario di una misura alternativa al carcere; a chi sconta una misura di sicurezza detentiva in via provvisoria o definitiva.
Barbara Delle Monache
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