SULMONA - "Vivere e morire di Carcere", questo il tema del III° Convegno di Criminologia clicca qui che si è tenuto presso la sala polivalente della Casa di Reclusione di Sulmona ,organizzato dall’International Police Association Esecutivo Locale Sulmona.Presenti Massimo Di Rienzo Direttore della Casa Reclusione di Sulmona;
Valentina Pierfelice: Avvocato Penalista, cultore Università G. D’Annunzio di Pescara e docente Ministero della Giustizia;
Rocco Primavera: Criminologo-Università di Urbino;
Pierluigi Rizzo: Comandante casa Reclusione di Sulmona; Effati Homayoun: Medico Specialista medicina del lavoro; Tony Silveri: Cardiologo; Nicola Trifuoggi: già Procuratore della Repubblica di Pescara e Alfredo Iasuozzi, 1° Vice Segretario Nazionale IPA Italia.
Ha Moderato l'incontro il giornalista Giuseppe Fuggetta.Hanno inoltre partecipato le autorità militari e civili con il nuovo sindaco Peppino Ranalli.Il convegno ha permesso alle centinaia di persone accreditatesi di conoscere da vicino il lavoro degli operatori con i suoi tanti lati positivi ma anche con i risvolti disagevoli derivante dall’operare con criminali in un contesto strutturale non certo idilliaco.Durante la manifestazione è
stata ricordata con un minuto di raccoglimento la figura Armida Miserere, una personalità che al carcere ha dato molto.Ha introdotto il convegno Mauro Nardella Presidente IPA Sulmona
"Ho scelto queste sede perchè ritengo la piu' opportuna per testimoniare questo tipo di affetto nei confronti della Polizia penitenziaria e non solo"ha affermato Nardella."Io voglio spendere un attestato di stima anche nei confronti dei detenuti, che vi sembrerà strano, ma a me mi hanno insegnato tantissimo"ha aggiunto Nardella.Prima dell'inizio dell'intervento dei singoli relatori è stato proiettato uno spezzone di un video dal titolo "Curre Tiempo"(Corri Tempo) girato nel carcere di Sulmona con protagonisti i detenuti."Curre Tiempo è un temine molto forte, forse anche piu' forte del tema del convegno, perchè è qualcosa che va contro la natura"ha spiegato Nardella."Far passare velocemente il tempo significa andare contro le stesse leggi della natura.Questo nel carcere non avviene, sia per quanto concerne i condannati, i detenuti, sia per quanto riguarda noi agenti di polizia penitenziaria"ha aggiunto
Nardella."Non a caso ho scelto di iniziare questo incontro proiettando queste immagini che raccolgono un altro tipo di aspetto, il vissuto che c'è tra noi operatori penitenziari e i detenuti.Nel filmato che avete visto, l'autore della musica è Antonio Piserchia che venne arrestato per una rapina ad una banca e fu portato qui in carcere a Sulmona.Io lo riconobbi, aveva un volto conosciuto.Lui mi disse che fuori era conosciuto con il nome di Nino Forte, uno dei piu' apprezzati cantanti della melodia napoletana e dovendo incidere un cd e non avendo soldi rapinò una banca.Fu preso e portato in carcere.A Piserchia fu data la possibilità dall'allora direttore del Carcere Giacinto Siciliano di mettere su un gruppo di persone che poi incisero il pezzo musicale che abbiamo visto nel filmato"ha concluso Nardella. Durante la breve permanenza in carcere - «un'esperienza triste, fortunatamente passata», racconta lui - ha fondato un gruppo e composto canzoni che, una volta tornato in libertà, ha pubblicato in un cd. Per presentarlo, Nino Forte, apprezzato dagli amanti della melodia napoletana fin dagli anni Ottanta, scelse il supercarcere di Sulmona, dove è tornato nel 2006 per esibirsi insieme con suoi ex compagni. http://www.ildue.it/notizie/carcere/Dettaglio2.asp?offset=30&ID=16811
| Massimo Di Rienzo |
Il convegno è stato realizzato grazie alla fattiva collaborazione del Comitato Scientifico Organizzativo composto da Mauro Nardella, Nicola Sanelli, Cinzia Simonetti, Americo Michele, Rosso Mario, Cristina Martinelli, Biondi Gionni e Genovese Antonino.