Secondo i sindacati questa variazione è passata quasi inosservata, ma è molto rischiosa per il territorio.Attualmente le criticità del carcere sulmonese riguardano i mezzi che sono insufficienti, molti di loro sono inutilizzabili poiché rotti e soprattutto la carenza dell'organico.Infatti a fronte del decreto del Ministero (D.A.P.) che prevederebbe 271 agenti contro i 328 del passato a Sulmona attualmente c'è ne sono 240 di cui operativi circa 200, con grossi problemi di gestione dei turni con il personale costretto a turni anche di 12 ore.Nell'ultimo periodo 30 agenti sono andati in pensione e 10 sono stati trasferiti senza essere rimpiazzati.Il grido di allarme arriva dai rappresentanti sindacali che chiedono per il l'istituto di Sulmona almeno 15 - 20 unità, provenienti dall'ultimo corso che porterà negli istituti penitenziari italiani 375 nuovi agenti uomini e 80 donne.
| Donato Capece |
"E' compito della politica informarsi sulle realtà che sono sul territorio anche per dimostrare la vicinanza alle istituzioni cercando di capire quelle che sono le problematiche di queste realtà "ha affermato Angelo Di Paolo."Purtroppo il sistema carcerario non funziona nel miglior dei modi, ci sono delle cose che vanno
riviste"ha aggiunto.In merito al problema del sovraffollamento Di Paolo ha detto"Perchè coloro che hanno
delle pene detentive al di sotto dei tre anni, che non hanno commesso reati talmente gravi per cui debbano essere detenuti all'interno della struttura carceraria, non li teniamo sotto controllo all'esterno in un'altra maniera per alleggerire il sistema carcerario"ha spiegato Di Paolo."Il sistema carcerario va riformato.Le amministrazioni pubbliche devono porre un minimo di attenzione a queste problematiche e io oggi sono qui per prendere coscienza e consapevolezza di quello che succede, del sistema e di come bisogna lavorare insieme per riformarlo in termini positivi con prospettive diverse".