SULMONA - Una raccolta firme per raggiungere quota 50 mila finalizzata a una proposta di legge di iniziativa popolare a carattere nazionale salva tribunale. E' quanto emerso dall'assemblea pubblica che si è svolta oggi pomeriggio nel palazzo di Giustizia sulmonese, per discutere lo schema di decreto legislativo che prevede la soppressione del presidio giuridico del capoluogo
peligno e di altri 36 così detti minori. Assenti i parlamentari peligni per impegni a
Roma. "E' arrivato il momento di rompere ogni
indugio con una forte iniziativa nazionale che non esclude, se necessario, il ricorso alla Corte
Costituzionale". Ha affermato Gabriele Tedeschi
presidente dell'ordine forense di Sulmona, il quale chiede al Comune un consiglio comunale straordinario per discutere la problematica. "Bisogna mobilitarsi subito" ha aggiunto " altrimenti sarà troppo tardi perchè tra due mesi il decreto legislativo sarà operativo e la chiusura del tribunale di Sulmona sarà cosa certa". Convinti gli avvocati che urge un "ulteriore impegno dei nostri parlamentari che devono far rispettare l'emendamento il quale rinvia la chiusura dei tribunali minori abruzzesi a tre anni". La proposta, dunque, è quella di aderire alla petizione nazionale promossa dall'ordine degli avvocati di Montepulciano, d'accordo con tutti gli altri ordini non provinciali, che prevede il mantenimento delle sedi dei tribunali circondariali presenti alla data del 5 Luglio 2012. "Le firme vanno raccolte entro il termine di 5 mesi. Pronti già i moduli per la sottoscrizione e" assicura Tedeschi "da lunedi prossimo partirà anche a Sulmona".