SULMONA - La battaglia non è finita. Alzare il livello della protesta è il prossimo passo all'indomani dell'approvazione del Consiglio regionale della legge antigasdotto che nega l'intesa regione-Stato. Una conferenza questa mattina si è svolta a palazzo Sardi alla presenza del vicepresidente del Consiglio regionale Giovanni D'Amico e del consigliere regionale Luca Ricciuti invitati da Mario Pizzola insieme anche ad Antonio Carrara presidente della Comunità Montana Peligna. Hanno fatto il punto
della situazione, dopo l'ok all'emendamento che disciplina le modalità nell'ambito delle localizzazioni di opere di interesse statale al cui comma1 dell'articolo 1 bis si afferma l'incompatibilità nelle aree sismiche classificate di prima categoria di oleodotti e di gasdotti che abbiano un diametro superiore o uguale a 800 millimetri e lunghezza superiore a 40 km e di impianti termoelettrici e di composizione a gas naturale ad essi connessi.I due consiglieri hanno spiegato che l'attuale norma deve essere recepita dal presidente della Regione Abruzzo e successivamente comunicata al Governo che dal momento della pubblicazione ha due mesi di tempo per impugnarla, anche se diventa da subito efficace e solo il Consiglio di Stato con una sua sentenza puo' renderla nulla. "Questa norma approvata è l'unico modo affichè il presidente della Regione Abruzzo sia obbligato a negare l'intesa, i fatti accaduti nella regione Emilia dove la regione ha negato l'intesa nel deposito di carburanti di Rivara recepite dal governo che ha provveduto ad avviare le procedure di revisione dell'autorizzazione hanno dimostrato che questa via è percorribile" ha affermato D'Amico "Una battaglia dei territori dei consiglieri regionali che ci hanno creduto, soprattutto una battaglia a tutela dei territori" ha continuato D'Amico . Dovrà esserci una verifica con il governo di quali siano gli eventuali tracciati migliori di quello individuato che va in lesione dellaq tutela del territorio"."Questa è la conclusione di un iter che ha tenuto in considerazione adeguata i pronunciamenti del Comune di Sulmona, della Provincia e di tutti gli altri enti interessati, vedremo come la prenderà il governo che è interessato alla realizzazione della stazione di pompaggio, le istituzioni devono rispettare le volontà popolari una logalizzazione diversa si sarebbe potuta immaginare già da parecchio e probabilmente non avrebbe creato tutti questi problemi, la Regione ha il diritto e il dovere di tutelare la dignità politica dei propri enti istituzionali"
Per Mario Pizzola la partita non è finita, la battaglia non è vinta. Bisogna alzare il livello di mobilitazione dei cittadini e nei prossimi giorni verrà organizzata una grossa manifestazione e gia da domani verrà sistemato un banchetto sotto i portici del Bar Europa.Per il presidente della Comunità Montana Peligna Antonio Carrara questo ottenuto è un risultato determinante che però non risolve la problematica, bisogna continuare la battaglia in questo percorso definito giusto. Presenti anche il presidente del Consiglio Comunale di Sulmona Nicola Angelucci, l'assessore Mauro Tirabassi il vice Sindaco di Pacentro e un assessore del Consiglio Comunale di Introdacqua.
ULTIME NOTIZIE DALLA REGIONE
Sport News
IN PRIMO PIANO
L'ASSOCIAZIONE GIOSTRA CAVALLERESCA E I BORGHI PIÙ BELLI D'ITALIA INSIEME PER LA PROMOZIONE DEL TERRITORIO
SULMONA - "Firmato questa mattina il rinnovo della convenzione tra le associazioni e i sindaci dei Comuni dei Borghi del club. Antonini...
TOP NEWS
TOP NEWS REGIONE ABRUZZO