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sabato 9 giugno 2012

"LE BULGARE VISIONI" DI FORMICHETTI

PRATOLA PELIGNA - "Le bulgare visioni” di Silvio Formichetti, panoramica informale sulla società interrotta di un angolo dell’Europa dell'est. Riconosciuto come una delle icone viventi dell’arte informale, Silvio Formichetti di Pratola Peligna sbarca nella Galleria Nazionale di arti straniere di Sofia (Bulgaria) per la mostra intitolata “Le bulgare visioni” curata da Anna Amendolagine, direttore dell’Istituto italiano di cultura di Sofia e fortemente voluta dal direttore della Galleria e noto critico d’arte, Irina
Mutafcieva. Sessanta le opere che attraverso la visione dell’artista ripropongono società, fatti, emozioni e sensazioni originate in questa parte del vecchio continente. Un discorso approfondito a
colpi di pennellate che ha voluto esprimere il senso di una “società interrotta”, denominazione dello stesso artista che spiega: “La Repubblica attuale subisce ancora i postumi del vecchio regime comunista creando un’insicurezza tra la popolazione che rischia di trasmettersi alle future generazioni e di impedire la riuscita di una piena democrazia”. La “società interrotta” trasmigra nelle tele dell’artista in cinque dei 60 pezzi in cui mancherà qualcosa. Nel caos del colore che avvolge e riempie la Galleria nazionale ecco apparire cinque spazi bianchi. Simboli? Lettere estraibili che, in ordine, lasceranno spazio al nome della capitale, Sofia. E’ così che l’artista ha voluto rappresentare la interruzione “scovando nell’arte quella libertà che non c’è”, quasi a dire che la libera espressione è alla base di qualsiasi organizzazione.
Sarà inaugurata il 20 giugno la mostra, occasione in cui Formichetti si esibirà in una live performance alla presenza delle autorità locali. Un altro notevole riconoscimento per l'artista pratolano, dopo
dopo l’importante partecipazione alla 54esima edizione della Biennale di Venezia.