di legge n. 240/11 che, introduce l’incompatibilità degli oleodotti e gasdotti di diametro superiore o uguale a
oltre che nelle aree naturali protette, in quelle sottoposte a vincolo paesaggistico e nelle aree Sic, potrebbe fermare la costruzione del metanodotto il cui tracciato corre parallelo e interseca pericolosamente faglie attive dell’Appennino Centrale. Ed inoltre, alla luce della risoluzione approvata all’unanimità dal Consiglio regionale il 18 ottobre us, riaprire il dibattito sul metanodotto SNAM consentendo soluzioni alternative a tutela del paesaggio, della salute e della sicurezza dei cittadini
Noi riteniamo - dice D’Amico - che sussistono in pieno le competenze
concorrenti della
legislazione regionale in ordine alla tutela della
salute, alla protezione
civile e alla salvaguardia del
tutela ambientale . In tal senso fidiamo in un parere favorevole del Collegio per le garanzie
Statutarie consentendo di fugare ogni dubbio per la rapida approvazione
della legge stessa.”.