DENTRO IL TRIBUNALE, SINDACATO CGIL E AVVOCATI OGGI IN ASSEMBLEA

(NEL VIDEO intervista presidente ordine avvocati sulmona Gabriele Tedeschi e rappresentante segreteria provinciale FP CGil, Ivana Giardino)

SULMONA - Dai tribunali minori a quelli dei capoluoghi di Provincia. C'è il rischio che le cause in materia di previdenza, che finora si sono effettuate nei tribunali considerati minori, come anche quello di Sulmona,  vengano trattate nel palazzo di giustizia provinciale. Nel nostro caso all'Aquila. In sostanza, un cittadino dei paesi più vicini a un tribunale cosidetto minore sarebbe costretto, così,  a spostarsi e raggiungere il capoluogo abruzzese per fare una pratica o affrontare cause  in materia di invalidità civile, cecità, sordità, handicap e disabilità, nonchè di pensione di inabilità e di assegno di invalidità. Quanto previsto dall'articolo 38 della manovra finanziaria
(disposizioni in materia di contenzioso previdenziale e assistenziale  e modifica del codice civile, con cui di fatto tutta la materia previdenziale viene trasferita ai tribunali capoluoghi di Provincia) è stato argomento principe di un'assemblea che si è svolta questa mattina nel tribunale di Sulmona tra il consiglio dell'ordine degli avvocati del foro peligno e il sindacato Cgil. 240 le cause effettuate all'anno nel tribunalòe peligno, 228 le sentenze in materia di prevenzione.  "Sembra un modo per cominciare a togliere i pezzi al tribunale di Sulmona" ha  affermato Ivana Giardino, esponente della segreteria provinciale funzione pubblica Cgil, spiegando che questa situazione produrrebbe una grave perdita per i cittadini dei paesi che gravitano nei circondari dei tribunali considerati minori, ma creerebbe anche disagi sociali, ridimensionamento del tribunale. "Se dovesse trovare attuazione studieremo inziative da prendere". Secondo il presidente dell'ordine Gabriele Tedeschi sembrerrebbe che sia una norma non votata dal senato all'ultimo momento. "Stiamo verificando" ha detto" sappiamo che alla camera ci sarà un'approvazione. Ci siamo attivati. Abbiamo fatto presente questa situazione al senatore  Legnini che ci ha assicurato il suo impegno affinchè questa norma non sia votata". G.S.