Un
intervento accorato, accolto dagli applausi dei lavoratori, nel quale
Scoccia ha ripercorso quanto accaduto nel corso della riunione del 27
novembre, quando l'azienda ha comunicato la volontà di spostare le
attività produttive in Piemonte. «Ero presente a quell'incontro – ha
ricordato – e tutto ci aspettavamo tranne una comunicazione così fredda e
distaccata. In quel momento le parole sembravano non pesare, ma per
tutti noi avevano un valore enorme perché riguardano la vita delle
persone».
La
vicepresidente del Consiglio regionale ha ribadito che la partita non è
chiusa e che le istituzioni regionali continueranno a lavorare per
evitare la perdita di un altro presidio industriale in Valle Peligna.
«Il 18 dicembre ci sarà un nuovo incontro in Regione – ha spiegato – e
saremo di nuovo lì, non solo per dialogare con l'azienda ma per mettere
in campo tutte le azioni possibili affinché questa realtà rimanga sul
territorio».
Nel suo
intervento, Scoccia ha fatto riferimento anche agli strumenti che la
Regione sta attivando per sostenere le aree colpite dalla crisi
industriale. «Si sta lavorando sull'area di crisi complessa – ha detto –
e Sulmona è già inserita nel PRRI, transizione Z. È un percorso che può
e deve diventare un'opportunità concreta per difendere il lavoro e
rilanciare il sistema produttivo».
Parole
che hanno rafforzato il clima di mobilitazione davanti ai cancelli
della Sodecia, dove lavoratori, sindacati e rappresentanti istituzionali
hanno ribadito con forza il loro no alla chiusura dello stabilimento.
«In questa battaglia – ha concluso Scoccia – ci sono anch'io insieme a
voi».
L'assemblea di oggi
rappresenta un passaggio chiave in vista del nuovo confronto con
l'azienda, fissato per giovedì 18 dicembre alle ore 9.30, nella sede del
Dipartimento Lavoro–Sociale della Regione Abruzzo, in via Passolanciano
a Pescara, considerato decisivo per capire se esistano margini reali
per scongiurare la chiusura e tutelare i posti di lavoro".
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