Le accuse di chiusura verso le associazioni e di maltrattamenti sono definite infondate e smentite da dati documentabili e dalle ispezioni ufficiali. Le immagini trasmesse dal programma, secondo la società, sono state decontestualizzate e riferite a situazioni precedenti o mal interpretate.
Comar Farm denuncia una campagna mediatica diffamatoria che ha danneggiato anche l’immagine delle istituzioni coinvolte e ribadisce la propria disponibilità alla massima trasparenza. È stato conferito incarico legale all’Avv. Franco Paolini per tutelare la società in ogni sede civile e penale contro la diffusione di notizie false o lesive".
Comunicato Stampa – Comar Farm Casaline S.r.l.
"Negli ultimi tempi la Comar Farm Casaline S.r.l., società operante nel settore della gestione di servizi per animali, con condotta documentata, conforme alla normativa vigente e costantemente verificata dagli organi competenti, è stata destinataria di una campagna mediatica di segno fortemente critico, promossa da alcune associazioni animaliste e amplificata da servizi e trasmissioni del servizio pubblico RAI.
Tale campagna appare caratterizzata da affermazioni parziali, suggestive e non rispondenti al reale quadro fattuale, nonché da una rappresentazione della realtà aziendale priva di adeguato contraddittorio e omissiva rispetto agli esiti dei controlli ufficiali svolti dalle autorità competenti, tutti con esito favorevole.
In particolare, la puntata del programma “Indovina chi viene a cena”, andata in onda sabato 13 dicembre 2025 alle ore 21:20, ha veicolato accuse e ricostruzioni che non trovano riscontro nella documentazione amministrativa e sanitaria in possesso della società, contribuendo a generare un clima di ingiustificato accanimento mediatico, potenzialmente lesivo dell’immagine, della reputazione e dell’onorabilità della Comar Farm Casaline S.r.l.
La Comar Farm Casaline S.r.l. svolge la propria attività presso una struttura regolarmente autorizzata, iscritta all’Albo Regionale delle strutture di ricovero al n. 7, con capienza autorizzata di 500 cani, nel pieno rispetto della normativa nazionale e regionale di settore.
La società ha in essere convenzioni con 43 Comuni per il servizio di ricovero e mantenimento dei cani randagi, per un numero complessivo di circa 240 animali ospitati. Tali convenzioni sono strutturate nel rispetto della Legge n. 281/1991, configurando la struttura quale rifugio municipale, e sono espressamente orientate a favorire gli affidamenti e le adozioni, evitando meccanismi economici distorsivi.
Il modello gestionale adottato è infatti quello dell’affitto dei box e non del pagamento unitario per singolo cane, scelta pienamente legittima e coerente con le finalità pubblicistiche del servizio.
La Comar Farm Casaline S.r.l., inoltre, a seguito di aggiudicazione di gara pubblica tramite piattaforma MEPA, svolge per conto della ASL n. 1 Avezzano–Sulmona–L’Aquila:
il servizio di accalappiamento dei cani randagi;
il servizio di gestione del Canile Sanitario dell’Aquila.
Tutte le attività sono svolte in conformità alla L.R. n. 47/2013 e alla normativa vigente, come ripetutamente accertato dalle ispezioni ufficiali delle autorità preposte.
La struttura è operativa e custodita 7 giorni su 7, 24 ore su 24, con orari di apertura al pubblico dal lunedì al sabato, finalizzati a garantire la massima trasparenza, la promozione delle adozioni e l’accesso regolamentato di volontari e cittadini. Negli ultimi cinque anni sono stati affidati circa 900 cani; nei soli ultimi cinque mesi si registrano circa 150 accessi di visitatori, dati oggettivi e documentabili.
Ogni accesso avviene nel rispetto di un regolamento interno, predisposto a tutela della sicurezza delle persone e del benessere animale. Il mancato accoglimento di richieste incompatibili con tale regolamento e con la normativa sulla sicurezza ha determinato, da parte di alcune associazioni, l’avvio di una campagna denigratoria e diffamatoria, in particolare sui social network, volta a screditare l’attività aziendale e i suoi operatori.
È pertanto destituita di fondamento l’accusa di un presunto atteggiamento di chiusura nei confronti delle associazioni, come dimostrato da numerose interlocuzioni documentate, avvenute tramite comunicazioni scritte e contatti diretti.
Con riferimento alle immagini trasmesse, si precisa che i cani dati in adozione alle persone intervistate provenivano dal canile di Sulmona, gestito sino a dicembre 2023 da associazioni animaliste. All’atto del subentro gestionale, la struttura versava in condizioni gravemente carenti, con circa 160 cani, per lo più anziani e detenuti da oltre dieci anni, in assenza di registri sanitari e di carico e scarico idonei. Dall’inizio della gestione Comar Farm Casaline S.r.l., oltre 100 di tali animali sono stati affidati a nuove famiglie.
Parimenti infondate sono le accuse relative alla presunta permanenza degli animali su superfici bagnate nel periodo invernale: le riprese sono state effettuate in piena stagione estiva e l’umidificazione dei pavimenti era finalizzata esclusivamente a mitigare le elevate temperature, nel rispetto del benessere animale.
Ogni ipotesi di abuso o maltrattamento è categoricamente smentita dagli esiti favorevoli delle verifiche ispettive ufficiali.
Il servizio televisivo appare inoltre suggerire ricostruzioni che trascendono la tutela animale e sembrano riconducibili a dinamiche di natura ideologica e politica, con possibile utilizzo strumentale del tema animalista quale mezzo di pressione mediatica.
In tale contesto, si rileva come le informazioni, le affermazioni e i commenti diffusi sui social network successivamente alla messa in onda del servizio abbiano assunto contenuti e toni tali da ledere non solo l’immagine della Comar Farm Casaline S.r.l., ma anche quella delle istituzioni pubbliche coinvolte, segnatamente la ASL competente, il Comune di Collelongo e la Regione Abruzzo, indebitamente esposte a sospetti e rappresentazioni distorte del loro operato.
La verifica di eventuali interessi, connessioni e responsabilità assume pertanto una rilevanza pubblica e giuridica ancora maggiore, viepiù in considerazione delle illazioni e delle insinuazioni finalizzate a instillare il dubbio di una presunta connivenza dei vertici regionali e delle amministrazioni competenti, affermazioni del tutto prive di fondamento e potenzialmente idonee a minare la credibilità, l’autorevolezza e l’immagine delle istituzioni stesse.
La Comar Farm Casaline S.r.l. ribadisce la propria piena disponibilità alla trasparenza ed è in grado di fornire, a chiunque ne abbia interesse, documentazione, nominativi e riferimenti verificabili relativi ai controlli, agli affidamenti e alla gestione complessiva della struttura.
La Comar Farm Casaline S.r.l. comunica di aver formalmente conferito incarico all’Avv. Franco Paolini affinché proceda senza indugio alla tutela dei diritti e degli interessi della società, mediante l’esperimento di ogni più ampia e opportuna iniziativa in sede civile e penale.
Ogni ulteriore diffusione, reiterazione o rilancio di notizie false, tendenziose, incomplete o suggestive, idonee a ledere l’immagine, la reputazione, l’onorabilità e l’affidabilità professionale della Comar Farm Casaline S.r.l., dei suoi amministratori, dipendenti e collaboratori, sarà considerata consapevolmente illecita e dolosa e perseguita con la massima fermezza, nei confronti di tutti i soggetti coinvolti a qualunque titolo, inclusi autori, promotori, divulgatori, editori, responsabili di redazione e titolari dei canali di diffusione".
Collelongo li, 16/12/ 2025 Comar Farm Casaline
Nessun commento:
Posta un commento