Relatrice è stata la Consigliera Stefania Pezzopane che ha prontamente raccolto la problematica evocata dai sindacati e in maniera particolare dal Cnpp-spp che con il suo segretario nazionale Mauro Nardella, oggi presente in aula unitamente al segretario regionale Gianni Mari,non ha voluto fare mancare il suo supporto.Nardella ha fatto una disamina che ha molto aiutato i convenuti a capire meglio la situazione.
Rispetto allo scorso anno- ha specificato Nardella- si è passati da 496 detenuti a ben 611 quelli presenti negli istituti di pena per minori.Di qui la necessità di riaprire nuovi istituti quali quelli di Treviso, Lecce e appunto L’Aquila.
Al momento in quest’ultimo istituto- specifica il segretario nazionale - sono presenti 13 detenuti.
Le cose iniziano a prendere forma stante quanto riferito dagli addetti ai lavori.
Tuttavia il problema resta sempre lo stesso vale a dire scarso numero di personale e una struttura che non offrirebbe standard di sicurezza e trattamentali tali da ritenerlo efficiente così come lo si vorrebbe.
Allo stato si contano 21 poliziotti penitenziari - continua Nardella - con un cantiere ancora aperto e con detenuti che continuano ad arrivare. Inizialmente dovevano essere 51 i baschi blu che avrebbero dovuto prendere servizio, scesi poi a 41,…31 ed oggi 21 per l’appunto. Allo stato risulta essere stata abbozzata un’organizzazione di servizio provvisoria. Tuttavia con 18 agenti, 2 ispettori e un comandante la struttura risulta essere eccessivamente dispersiva.
La mensa obbligatoria di servizio è garantita a mezzo catering, mentre per quanto attiene i detenuti si conta uno ricoverato e uno sottoposto a divieto d’incontro con la restante popolazione detenuta. Manca un efficiente campo sportivo.Tutte situazioni che acuiscono e non poco gli effetti nefasti del sottorganico di Polizia Penitenziaria.
-conclude Nardella -
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