CHIETI - "E' stato disposto l'allontanamento di tre bambini dalla loro casa nel bosco di Palmoli per una presunta mancanza di relazioni, richiamando l’articolo 2 della Costituzione. Ma proprio quell’articolo riconosce come fondamentale la famiglia, la prima e più importante formazione sociale in cui si sviluppa la personalità dell'individuo. La famiglia va difesa, non divisa". Così Carola Profeta, responsabile del Dipartimento Famiglia della Lega Abruzzo. "La famiglia - sottolinea - in questo caso viene messa ingiustamente sotto accusa. Una famiglia che ha scelto uno stile di vita alternativo, a contatto con la natura, garantendo amore, cura e istruzione. Eppure oggi si ritrova smembrata. Qual è la sua colpa? Non essersi adeguata a modelli imposti o conformisti? Tutto ciò è grave e inaccettabile. Ancora più grave è impedire ad una madre di dormire con i suoi figli e imporre a un padre la lontananza dagli affetti più cari. Quando si divide una famiglia – aggiunge Profeta – non si protegge nessuno. Si genera solo dolore e si rischia di causare traumi profondi nei bambini. Serve equilibrio, serve rispetto. Risorse e attenzioni andrebbero concentrate su situazioni dove davvero ci sono abbandono, degrado e violenza. Invitiamo tutti, quindi, - conclude - a sostenere la raccolta firme e la mobilitazione della Lega per far sì che quei tre bambini possano tornare presto tra le braccia della loro mamma e del loro papà". Petizione: https://www.change.org/p/salviamo-la-famiglia-che-vive-nel-bosco
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