Veronica Surrentino è un’interprete e cantautrice nata a Roma. A quattro anni si avvicina allo studio del pianoforte iniziando un percorso che condizionerà fortemente la sua impronta artistica e personale. Al termine del liceo si diploma con il massimo dei voti in Canto e Recitazione all’Accademia “Achille Togliani” e subito dopo inizia a perfezionare la sua tecnica vocale sotto la guida del produttore, autore e compositore Giosy Capuano. A giugno 2020 pubblica il suo primo EP “Notte Verrà” in cui si intrecciano influenze e contaminazioni provenienti dalla musica internazionale. L’anno successivo, pubblica due singoli, “Tranne Te” e “A passo lento”, da lei scritti e arrangiati. A febbraio 2022 ha interpretato insieme a Maurizio Vandelli “L’Aquilone”, brano scritto da Franco Fasano e Fabrizio Berlincioni. Nel 2023 è uscito il suo ultimo EP “Veronica”, lavoro più orientato al pop mentre, nel 2024, con “Just 2 Be” torna a sperimentare con un raffinato soul e con il testo in inglese. Il suo ultimo singolo è “Stanze vuote”.
Il pomeriggio proseguirà con il concerto di Carlo Marrale e Silvia Mezzanotte. Il primo grande successo dei Matia Bazar “Stasera che sera” compie 50 anni! Carlo Marrale, fondatore storico e coautore dei più grandi successi dei Matia Bazar, e Silvia Mezzanotte, per tanti anni iconica voce del gruppo, celebrano questo anniversario con la nuova versione acustica di “Stasera che sera”, in radio e in digitale. “Stasera che sera”, è uscita a marzo del 1975 ed è diventata la colonna sonora di intere generazioni. La nuova versione (Raydada / Emi Music Italia) unisce l'eleganza della chitarra di Marrale alla magia delle voci dei due artisti. L'arrangiamento in chiave acustica dona al brano una nuova profondità emotiva, esaltando l'essenza melodica originale. “Conservo un ricordo nettissimo del momento in cui è nata Stasera che sera”, racconta Carlo Marrale, “era il tardo pomeriggio del 1° gennaio del 1975. Rientravo dalla festa di Capodanno organizzata con Cassano, Stellita, Antonella Ruggiero e altri amici. Appena arrivato a casa imbracciai la chitarra e come se l’avessi sempre suonata mi venne di getto tutta la prima parte... quelle note erano il regalo che il nuovo anno mi portava. Aldo Stellita scrisse il testo in breve tempo e il brano era pronto: quasi senza saperlo gettavamo le basi di una carriera lunghissima e di livello internazionale. Riascoltandola a distanza di 50 anni mi rendo conto che abbiamo davvero fatto un gran bel lavoro... insieme a Silvia Mezzanotte, a cui mi lega una grande sintonia artistica abbiamo scelto di celebrarne i 50 anni, tornando all’origine: semplicemente una chitarra e due voci”.
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