PESCARA -
“Non si butta via niente: l'upcycling come strumento di sostenibilità nella moda.”Dopo il successo da sold out dell'incontro internazionale del primo settembre "architettato" dai professori Angelucci, Angrilli e Misino su "Urban Waterscapes: Between Sea and River", come da programma allegato, la rassegna delle "Apericene Letterarie" del Team dell'Università D'Annunzio - Terza Missione, mirate al miglioramento della vita, presenta il penultimo appuntamento del 9 settembre 2025, nel Lungomare Matteotti di Pescara.A cura della dott.ssa Cecilia Serafini si parlerà dei danni del "fast fashion" e le soluzioni che possono essere adottate. Il "fast fashion", ovvero la “moda veloce", a cui siamo abituati, è considerato il comparto più inquinante dell'economia mondiale.
Ciò che buttiamo o rimandiamo indietro non scompare nel nulla, finisce spesso ammassato nelle montagne di rifiuti tessili: ad Accra in Ghana, o nel deserto di Atacama in Cile. Acquistiamo mediamente 26 kg di vestiti per persona all'anno, producendo 11 kg di rifiuti e i nostri acquisti compulsivi alimentano una macchina che sta mettendo a repentaglio la salute, non solo di chi vive nei Paesi in via di sviluppo, anche la nostra.
Ove le multinazionali delocalizzano, troviamo terrificanti scenari: fiumi blu per gli sversamenti della produzione di denim, valori di PH talmente alti da esser pari a quello della candeggina. Parliamo di sostanze chimiche che risultano cancerogene. Ma anche i nostri mari non sono in buone condizioni: con semplici lavaggi in lavatrice rilasciamo microplastiche derivanti da fibre sintetiche che, assorbite dai pesci, arrivano sulla nostra tavola, mettendo a repentaglio la nostra stessa salute.
Da consumatori occidentali dobbiamo iniziare a farci delle domande e mettere in atto tutte le soluzioni possibili. Dalla fibre rigenerate, al riciclo degli scarti tessili, fino ad arrivare all’upcycling (riciclo creativo), dando vita a nuovi oggetti di valore, possiamo trasformare gli scarti in ricchezza. Le vie d'uscita ci sono e vanno adottate.
Chiusura in musica live con i "Mr. Feynman".
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