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domenica 15 giugno 2025

PARCO DELLE ACQUE. PEZZOPANE. CHE FINE HANNO FATTO LA EX CONCERIA DELLA RIVERA ED IL PARCO DELLE ACQUE?

L'AQUILA - "Che fine hanno fatto la ex conceria della Rivera ed il Parco delle acque? Questa è la domanda di fondo posta in una interrogazione dell’on Stefania Pezzopane consigliera comunale Pd sottoscritta anche dai consiglieri Stefano Albano e Stefano  Palumbo.
“Siamo di fronte ad un altro  triste esempio di risorse preziose inutilizzate, di occasioni di lavoro e studio per i giovani non cantierate, di  una storia dell’Aquila importante ed unica non coltivata. - così ha dichiarato la consigliera Stefania Pezzopane nel presentare l’interrogazione  -
Con rammarico  purtroppo ancora non si vede il segno di una qualche concretezza del progetto di “completamento del Parco delle Acque” molto utile e  che oggi sarebbe stato un fiore all’occhiello per  il 2026 ed il suo atteso turismo culturale.Nell’interrogazione si  chiede  al Sindaco e alla giunta di conoscere ogni notizia utile a capire il lungo ritardo nell’iniziare l’opera prevista e finanziata dall’amministrazione di centrosinistra. Si chiedono inoltre informazioni sull’ incarico di progettazione e sulla approvazione del progetto  esecutivo e quando i lavori  inizieranno e quando si concluderanno e quali atti concreti dal 2018 ad oggi sono stati approvati per mandare avanti un’idea progettuale che valorizza una parte storica della città molto significativa.
Ricostruendo tutta la vicenda, e leggendo i pochi e contraddittori atti, e’ evidente che l’attuale amministrazione abbia sottovalutato e di fatto abbandonato il progetto. Infatti su richiesta dell’amministrazione di centrosinistra, il CIPE concedeva al Comune dell’Aquila un finanziamento di 1 milione e 100 mila euro per i lavori di ristrutturazione e recupero dell’ex conceria alla Rivera.
Si trattava di un progetto teso ad arricchire il Parco delle Acque, la distesa verde sopra la monumentale fontana delle 99 Cannelle.
Con quel finanziamento si andava recuperare l’immobile diruto per renderlo un luogo di ospitalità e incontro dei giovani europei.
L’ex conceria era un luogo di importanza rilevante, stando alle cronache. “Testimonianze documentate dell'esistenza dell'edificio, benché certamente preesistente, sono riferibili all'anno 1616, quando, con atto registrato presso il notaio Torquato Eusanio, la conceria venne acquistata da Claudio Tenti, immigrato da Rieti dove la concia delle pelli era all'epoca attività di rilievo come del resto doveva esserlo ancora all'Aquila se la città provvide, nel 1688, ad affidare a Giuseppe Maddalena numerosi lavori sull'immobile” (Il Centro del 27/06/2019)
 “L'importanza storica dell'edificio è testimoniata dal fatto che esso è chiaramente riportato ed esplicitamente numerato nella pianta della città del Vandi (1753). Successivamente e dopo alcuni passaggi intermedi l'ex Conceria diventerà di proprietà dei Persichetti. All’incirca nel 2013 è passata al Comune che l'ha espropriata per la realizzazione del Parco delle acque. L'area è quella compresa tra il complesso monumentale delle 99 Cannelle, le mura urbiche fiancheggianti via Madonna del Ponte, via Borgo Rivera e la proprietà conventuale di Santa Chiara”.
 Significativamente l’area di Borgo Rivera con il Parco delle Acque e con il recupero dell’ex conceria si arricchiva di un ulteriore punto di interesse oltre la già importante presenza della fontana delle 99 Cannelle, della chiesa di S. Vito alla Rivera e del MUNDA.
In questi ultimi 5 anni sono stati approvati atti contraddittori con il risultato che, ad oggi, è tutto ancora fermo.
Tra l’altro nella delibera 270 del 2019, la Giunta Biondi precisava che "al fine di assicurare funzionalità, fruibilità e fattibilità dell'opera da realizzare - pervenendo a una soluzione organica capace di valorizzare il Parco delle acque quale estensione e naturale completamento dello storico edificio” fosse necessario “prevedere che la progettazione e la realizzazione dell'intervento di ristrutturazione e recupero dell'ex Conceria” avvenisse contestualmente “alla valorizzazione e al completamento del Parco delle Acque - in un unico lotto funzionale".
Nel 2024, un report dell’USRA fissava al 31/12 del 2024 la fine dei lavori: 6 anni dopo la concessione del finanziamento. E’ trascorso un altro anno e mezzo, ma nulla di fatto. Perché? Un’altra occasione persa su cui intendiamo fare luce.”

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